Tutela del consumatore e gestione del credito: esiste un bene comune? - Intervista ad Alessia Stabile
Tutelare il consumatore è il compito di una associazione dei consumatori, recuperare il credito è il compito di una compagnia di recupero crediti, fare profitto e sopravvivere è il compito di una azienda. Come trovare una sintesi fra tutte queste necessità?
Intervista ad Alessia Stabile, presidente dell'Associazione Utenti dei Servizi Radio Televisivi, durante OIC Lab - Laboratorio per l'etica consumeristica
Per Alessia Stabile, presidente dell'Associazione degli Utenti dei Servizi Radio Televisivi, "bisogna riportare tutto su un piano etico". Perché tutelare il consumatore non vuol dire mettere in difficoltà le aziende, così come fare business per le aziende non vuol dire, non deve voler dire, mettere in difficoltà il consumatore. Il consumatore è diventato sempre più critico e attento al risparmio, grazie agli strumenti offerti dal web. In molti ormai comparano online per trovare le tariffe più convenienti per il proprio cellulare.
Questo oltre a offrire numerosi vantaggi per il consumatore, comporta, però, anche molti rischi, se il consumatore non è attente e le aziende non sono oneste. Per questo, come si è detto durante la prima parte di OIC Lab - Laboratorio per l'etica consumeristica, bisogna trovare un compromesso fra le due esigenze: tutela e business. Il bene comune della società rimane uno solo: "non far chiudere le aziende". E tutto ciò, questo bene comune, è ancora più vero e necessario nell'era della new economy, dell'E-commerce e dei comparatori online.
Il consumatore deve essere tutelato, dalla navigazione fino all'acquisto, e garantito nei suoi diritti anche in caso di problemi dopo aver usufruito dei servizi offerti. Il web ha dato modo al consumatore di risparmiare e di essere più informato e critico. Ma il web ha anche reso allo stesso tempo il consumatore più fragile e truffabile. Inoltre il consumatore del web è ancora un consumatore giovane, che frequenta il web occasionalmente e con timore, inesperto e "fedele ancora al telefono" - come afferma Alessia Stabile - piuttosto che alla tastiera.
Tutelare il consumatore, tutelando le aziende, diventa così il vero bene comune per la nostra società.
"Dobbiamo tutelare il consumatore nei confronti dell'impresa, soprattutto per le pratiche aggressive e scorrette che fanno molte società di recupero credito" ma dobbiamo anche tentare di capire "le esigenze effettive e reali dell'impresa" rientrando in "un piano di moralità che tuteli" consumatori e imprese. In questo l'Associazione dei consumatori deve essere un agente attivo e virtuoso in favore del dialogo, e non un freno per il rilancio dell'economia. Deve essere un mediatore attivo, un garante che tutela il bene comune, per evitare il contenzioso giudiziario, di fatto il cancro dell'economia italiana. Tutelare il bene comune significa tutelare il consumatore e le aziende. E' questa la sintesi da cui può partire il rilancio economico italiano?