Servizi a pagamento non richiesti su cellulari, come evitarli? - Video Guida
Emanuel Sitzia, esperto SuperMoney, chiarisce come difendersi dai servizi a pagamento non richiesti sui cellulari.
Emanuel Sitzia parla dei servizi a pagamento su cellulari a Class Tv - Testo Integrale
E ora parliamo di cellulari nella rubrica “I nostri soldi”. Ritroviamo i nostri esperti di supermoney.eu, il sito di confronti. È con noi Emanuel Sitzia. Buongiorno Emanuel, bentrovato.
Buongiorno.
Sono tanti i consumatori che guardano al mondo dei cellulari con un po’ di apprensione perché c’è molta difficoltà a orientarsi con le tariffe, a capire quali sono le più convenienti e talvolta si sfiora la truffa. E’ vero o no?
Sì, si sfiora la truffa soprattutto quando volontariamente o involontariamente si vanno ad attivare servizi a pagamento su cellulari che non richiediamo e questi poi incidono sulla fattura a fine mese oppure vanno a scalare dei soldi dalla nostra ricarica nel caso sia ricaricabile.
A volte capita persino di cliccare su un banner per sbaglio e poi vengono addebitati diversi costi.
Sì tipicamente sono i servizi aggiuntivi, i servizi a pagamento su cellulari, che sono servizi offerti da società terze rispetto agli operatori telefonici e vanno proprio a proporre nella maggior parte dei casi oroscopi oppure altri servizi a pagamento che vanno incidere di 5, 10 euro...
Ah ecco, ma non c’è una forma di tutela? Come è possibile che si attivino in così poco, senza volere?
Ma lì, purtroppo, l’attivazione può essere anche quasi inconsapevole, perché magari si naviga su internet
Con i cellulari intendi?
Con il cellulare, sì
Intendi se navighiamo su internet con il cellulare, con lo smartphone.
Assolutamente, con il cellulare. E basta toccare un banner per attivare dei servizi a pagamento su cellulari oppure ci basta mandare un sms, magari ci serve un momento un’informazione, mandiamo un sms a un servizio a pagamento e poi quel servizio in realtà diventa un abbonamento.
Un abbonamento, un contratto “capestro”.
Esatto, attiva un abbonamento che ci teniamo e molto spesso non ci accorgiamo, perché usufruiamo dei servizi a pagamento su cellulari una volta, quando ci serve e poi ce lo teniamo. Ci arriva un sms che noi crediamo essere un sms pubblicitario e in realtà quello è effettivamente il servizio e poi sulla fattura a fine mese c’è un grosso rincaro dei costi.
Sì sì. E questa cosa non è nuova, le associazioni dei consumatori hanno spesso denunciato questi comportamenti come comportamenti scorretti.
Sì, assolutamente come comportamenti scorretti. Nella maggior parte dei casi le compagnie telefoniche si dichiarano estranee, perché sono dei servizi a pagamento su cellulari attivati dal consumatori attraverso terzi, quindi molto spesso non è sufficiente ricontattare la compagnia telefonica e chiedere la disattivazione e sospensione del servizio.
Come dici, è inversamente proporzionale: quanto è facile attivarli, quanto invece è difficile disattivarli.
Quello sì.
Comincia una jungla di telefonate, di numeri, di attese. Mamma mia, un disastro!
Per disattivare i servizi a pagamento su cellulari si può innanzitutto contattare la compagnia telefonica per iscritto. Se si richiede e si manda una lettera a una compagnia telefonica, dichiarando che non si vuole più avere in bolletta l’addebito di questo servizio, la compagnia telefonica è tenuta a disattivarlo.
È obbligata.
Sì, solo che ovviamente tra scrivere la lettera e la compagnia attiva la trafila, passa tanto tempo. Quindi per alcuni servizi a pagamento su cellulari è possibile magari farlo online, nell’area personale del servizio, è possibile disattivare il servizio. Per altri è più difficile.
No beh, però a volte sono fatti apposta in modo da renderli appunto difficili da disattivare. Si può mandare una raccomandata e quindi pretendere una risposta entro un tot di giorni dalla ricezione della presente?
Sì, sì, assolutamente. Però comunque in quei 15 giorni si continua a pagare il servizio.
Eh vabbè, meglio che continuare a pagarlo comunque.
Quello assolutamente sì, è possibile. C’è poi, diciamo, una richiesta che si può fare alla compagnia telefonica per inibire tutti gli “sms premium” in ingresso o comunque i servizi in ingresso e questa è una procedura che si chiama in gergo tecnico “barring sms”. Si può richiedere a tutti gli operatori telefonici e questo inibisce l’ingresso di tutti i servizi a pagamento su cellulari, specialmente quelli in sms.
Ah, ma non tutti gli sms in generale, solo quelli a pagamento?
Solo quelli relativi a servizi a pagamento su cellulari commerciali, a pagamento e quant’altro. Solo che qua magari diventa controproducente, perché bloccando questo tipo di servizi e azioni, si bloccano anche comunicazioni che per noi possono essere utili. Penso alla carta di credito che ti manda un sms quando stai superando il plafond, quando hai effettuato una spesa.
E questi li bloccherebbe.
E questi verrebbero bloccati comunque.
Quindi non conviene più di tanto, poi dipende... bisogna valutare.
Bisogna valutare.
Allora se io dovessi accorgermi di aver attivato uno di questi servizi a pagamento, che cosa posso fare di immediato?
Allora il mio consiglio è: tipicamente questi servizi a pagamento su cellulari sono collegati a un’azienda, a un sito e nei casi fortunati è possibile mettersi in contatto con questo sito o con questo servizio, fornire il proprio numero di cellulare su cui è stato attivato erroneamente o comunque è stato attivato il servizio e richiedere la disattivazione.
Sì, sì.
Per altri purtroppo non è così semplice, non si trovano né le società, né i siti a cui richiedere e a quel punto il modo sicuramente più semplice per disattivare i servizi a pagamento su cellulari è rivolgersi all’operatore chiedendo la diffida.
Addirittura la diffida.
Sì.
Questo tipo di pratica rischia di buttare una certa ombra su quello che altrimenti è un mercato devo dire anche positivo, che ha visto molti miglioramenti negli ultimi anni a favore del consumatore, con tariffe che si sono sempre più abbassate, occasioni sempre migliori.
Sì, è vero. Diciamo che il mercato dei cellulari negli ultimi anni è passato da un mercato di consumo d’élite su larga fascia, ad adesso in cui si è rivoltato e i grandi operatori puntano specialmente ai piccoli consumatori, a strutturare offerte per i piccoli consumatori. Quindi in quest’ottica, per evitare le pratiche di cui abbiamo parlato poco fa, l’Antitrust sta svolgendo delle indagini ed è pronta a un giro di vite anche su questi temi, proprio perché è proprio il metodo dell’attivazione che non va. Non sempre questi servizi a pagamento su cellulari sono completamente inutili, anzi, magari si attivano volontariamente per un momento, anche per curiosità. Quindi non è tanto il servizio il problema, sono le modalità con cui poi si vanno a scalare i soldi e la difficoltà per disattivare il servizio. Questo diciamo sarà sicuramente regolamentato meglio.
Sì, per disattivare il servizio. Poi magari uno li attiverebbe anche con più piacere, se sapesse che poi ne può uscire altrettanto facilmente. Potrebbe essere una soluzione, un’occasione anche per loro stessi. Emanuel Sitzia, supermoney.eu, il sito che invito a frequentare, a visitare per eventuali altre informazioni sul mondo del risparmio. Grazie Emanuel.
Grazie a voi.
Noi ci fermiamo qui con Primo Tempo, è stato davvero un piacere anche per noi e ci vediamo domani mattina.