Gli smartphone sono entrati a far parte della vita di ognuno di noi, modificando le nostre abitudini. Stando ai dati diffusi da una ricerca del centro studi Ovum, infatti, Whatsapp, l'applicazione che permette di inviare istant message usando solamente la connessione ad Internet, senza bisogno dell'operatore telefonico, nel solo 2012 avrebbe fatto perdere ben 23 miliardi di dollari ( circa 18 miliardi di euro) alle compagnie telefoniche.
Le app di questo tipo, spiegano gli esperti del settore, stanno prendendo sempre più piede e non è difficile prevedere come, grazie alla diffusione degli smartphone, potranno addirittura sostituire del tutto gli sms; secondo una previsione di alcuni esperti, nel 2016 strapperanno al mercato degli sms ben 54 miliardi di dollari, più del doppio rispetto ad oggi. La società che ha creato l'applicazione ha dichiarato, pochi giorni fa, che "il social messaging sta diventando sempre più pervasivo, e gli operatori devono capire l'impatto di queste app sui comportamenti dei consumatori, sia in termini di cambiamenti nel modo di comunicare sia di impatto sui ricavi dagli sms, cambiando di conseguenza l'offerta di servizi".
Con l'arrivo di ulteriori applicazioni che sfruttano il social messagging come texPlus è facile capire come le compagnie telefoniche dovranno aspettarsi introiti sempre minori dagli sms; se nel se nel 2009, infatti, il 57% di questi proveniva proprio dall'utilizzo del servizio di sms da parte degli utenti, oggi la quota arriva a malapena al 47%. A questo punto le maggiori compagnie telefoniche dovranno inventarsi qualcosa e rassegnarsi a perdere, in maniera graduale, la fetta di mercato degli sms.