Stiamo parlando dell'ennesima catena di Sant'Antonio via cellulare: "invia questo messaggio a dieci tuoi contatti Whatsapp, così vedendoti un utente assiduo la tua versione di Whatsapp non passerà a pagamento"; sono queste all'incirca le parole del testo che gira da mesi tra uno smartphone e l'altro nella speranza di non dover pagare un centesimo per l'applicazione che ci permette comunque di risparmiare un bel gruzzolo annualmente, ma in realtà altro non è che una grandissima bufala: infatti l'applicazione non potrà diventare a pagamento, per il semplice motivo che lo è già e da un bel pezzo!
Lo sanno molto bene i possessori di iPhone, un po' meno gli "androidiani", soprattutto per quegli utenti un po' meno propensi all'inglese, che non avranno notato/capito la scritta nella pagina di download presso whatsapp.com, dove vi è scritto chiaramente che solo il primo anno è gratuito, ma dal secondo lo si dovrà pagare regolarmente. Una speranza potrebbero essere gli aggiornamenti, molti utenti hanno infatti notato un "baco": ogni volta che vi è un aggiornamento e bisogna scaricare la nuova versione, il conteggio si azzera si riparte con un anno di valutazione gratuito.
Il problema che si dovrebbero creare gli utenti è semmai legato alla privacy: infatti il sistema sembra avere grosse lacune proprio sotto questo aspetto, tanto quanto che paesi come Canada e Olanda hanno mosso le loro autorità garanti sulla questione.