Si chiama Ruzzle il gioco per smartphone che sta riscuotendo davvero un enorme successo in tutto il mondo, ma altro non è che un moderno Scarabeo. L'app ormai è diventata la più scaricata da milioni di utenti, che fremono per riuscire a trovare con il proprio cellulare parole sempre nuove per sconfiggere l'avversario. Addirittura c'è chi dice che questo gioco potrebbe essere uno strumento per assimilare nuovi vocaboli.
La software house Mag Interactive è diventata grazie a questo gioco una delle aziende del settore di maggior successo. La cosa curiosa è che Ruzzle è stato rilasciato nel mese di marzo 2012 ma soltanto nelle ultime settimane ha fatto il boom di utenti che lo ha scaricato. Mag Interactive è un piccolo sviluppatore di videogiochi con sede a Stoccolma fondata nel 2010, che nel giro di due anni ha sviluppato l'app che l'ha portata al successo; il gioco Ruzzle attualmente è utilizzato da 20 milioni di persone, sono state giocate complessivamente 3 miliardi di partite.
Tutto questo successo però è dovuto innanzitutto al fatto che l'app è gratuita; inoltre è possibile giocare con i propri amici di Facebook o con i follower su Twitter. Se poi si vuole passare alle funzioni complete del gioco è possibile acquistarlo al costo di 2,69 euro.
Sono le parole ad essere alla base di questo rompicapo multiplayer. La versione italiana è curata dalla casa editrice Zanichelli, che ogni anno pubblica il dizionario Zingarelli, e che ha messo a disposizione la propria banca dati. "Lo abbiamo fatto molto volentieri. Ciò che ci auguriamo è che Ruzzle non sia solo una perdita di tempo ma un gioco che permetta di potenziare la conoscenza della lingua e uno stimolo alla lettura", ha dichiarato a La Repubblica Enrico Lanfranchi, responsabile delle redazioni lessicografiche della Zanichelli.
Il successo di Ruzzle è letteralmente esploso nel giro di pochissime settimane; si parla anche di un game show dedicato al gioco, condotto da Gerry Scotti. Staremo a vedere comunque se l'utilizzo di Ruzzle può in qualche misura contribuire a conoscere la nostra lingua: di sicuro non potrebbe essere che un bene.