A volte andare in vacanza in luoghi lontani, può produrre ottimi spunti per trovare il modo di fare soldi, come nel caso di due giovani che hanno ideato una nuova applicazione che in una settimana è diventata la seconda app più scaricata al mondo. Justin Amey e Ollie Hepworth sono i due ragazzi britannici che hanno creato "Pivo", la prima "beer translator app", ossia un'applicazione che traduce la richiesta di una birra in 59 lingue diverse, tra cui anche il dialetto ghanese, Twi, lo Zulu e l'Yiddish.
Nell'era tecnologica degli smartphone e della rete, tra le centinaia di applicazioni disponibili nell'AppStore, è arrivata anche "Pivo" cosi chiamata in omaggio alla parola ceca. "Pivo" è disponibile dal 13 giungo a 0,89 centesimi e in una settimana è diventata la seconda applicazione più scaricata al mondo.
Tutto nasce quando i due ragazzi, una volta raggiunta la loro desiderata località di vacanza nella Repubblica Ceca, si vedono in difficoltà nel chiedere una bella birra gelata in una birreria di Praga. Così dopo aver fatto delle rapide ricerche su Google, riscontravano che nessuna applicazione era in grado di tradurre velocemente l'espressione: "Posso avere una birra per favore?"
Così i due geniali e simpatici ragazzi inglesi hanno pensato bene di creare un'applicazione dedicata, che potesse tradurre in tutte le lingue l'espressione tanto amata. Ma non finisce qui poiché l'applicazione è in grado attraverso dei video di mostrare la pronuncia corretta delle 59 lingue istallate, come il video russo, dove addirittura il premier Putin insegna la dizione perfetta della frase: "Posso avere una birra per favore?"
I due ragazzi hanno dichiarato al giornale britannico Daily Mail che consideravano assurdo che non ci fosse nulla che traducesse velocemente la parola birra: "All'inizio l'abbiamo inventata per puro divertimento, dopo esserci resi conto che non esisteva nulla che traducesse velocemente la parola birra, malgrado che per molti di noi sia probabilmente il vocabolo straniero più usato dopo "ciao" o "grazie".