Quell'ossessiva necessità di controllare continuamente lo smartphone per vedere se ci sono nuovi messaggi ha un nome ed è Crackberry, dipendenza paragonabile allo shopping compulsivo. È il risultato della ricerca condotta dagli scienziati della Hankamer School of Business della Bayolor University del Texas che hanno basato la loro analisi comportamentale su 191 studenti di economia, analizzando lo stretto legame fra materialismo e dipendenza da cellulare.
Questa ricerca ha portato alla scoperta che i giovani passano almeno sette ore al giorno utilizzando dispositivi mobili e che il 90% di essi utilizza il cellulare. Il dott. James Roberts spiega che i telefonini fanno talmente parte della cultura che non sono più uno strumento di questa ma sono diventati status symbol, quindi non vengono più utilizzati per motivi pratici ma in ogni momento della giornata, diventando facilmente un'ossessione. È per questo che la dipendenza da cellulare può risultare molto simile a quella da shopping o da carte di credito e che, nel caso in cui si restasse senza cellulare per un certo periodo di tempo, questo provocherebbe un'autentica sensazione di smarrimento.
La paura di rimanere disconnessi, o senza un cellulare a portata di mano, è una delle più spaventose per il 66% dei britannici che le hanno dato anche un nome, Nomophobia.
Comportamento giovanile o moda passeggera, il Crackberry fino a poco tempo fa non veniva preso in considerazione e trattato in maniera superficiale. Un numero sempre maggiore di studi sta confermando l'esistenza di una vera e propria dipendenza da cellulare, con molte caratteristiche simili alle dipendenze di tipo comportamentale.