Grazie alle offerte di Wind, Vodafone, Tim e Tre oggi avere uno smartphone con internet mobile è semplice ed economico. Molte sono infatti le tariffe in abbonamento con incluso l'iPhone 5S o il nuovo Samsung Galaxy S5. Tuttavia se non sei sui social network per la "rete" non sei nessuno, o quasi. Non è una minaccia questa, ma la dura legge di "Nearby friends" ovvero la nuova app di Facebook che serve a trovare gli amici più vicini a te.
Chi usa uno smartphone oggi non può quindi fare a meno di internet mobile e delle app. Le preferite dai giovani sono quelle di messaggistica istantanea come il servizio di Wechat o Whatsapp, ma anche le app dei social network come Facebook o Twitter non sono da meno. Adesso il sito di Zuckerberg punta più in alto: se fino ad adesso le persone su Facebook si incontravano solo virtualmente, domani si potranno anche trovare fisicamente.
È questa infatti la principale funzione di "Nearby friends" la nuova app di Facebook per rintracciare gli amici più vicini al tuo smartphone. Grazie ad un sistema di geolocalizzazione da ora è possibile trovare gli amici online e non solo chattare su Messenger. Per accedere al servizio, ovviamente, si dovrà scaricare l'applicazione e se siete utenti Facebook probabilmente riceverete un messaggio promozionale di invito. Una volta entrati in Nearby friends sarete dunque rintracciabili anche se fate il log-out.
La domanda di molti a questo punto è: ma non si creano problemi di privacy? Ovviamente Facebook ha pensato anche a questo e tramite le impostazioni della app si potrà scegliere da chi essere visti e da chi no. Inoltre la funzione di geolocalizzazione potrà essere attivata o disattivata a seconda delle esigenze. Il consiglio per chi ha degli scheletri nell'armadio comunque è quello di fare attenzione, mentre parafrasando lo stesso Zuckerberg: "Chi non ha niente da nascondere non ha nulla da temere".
Chiudiamo l'articolo sottolineando che in "Nearby friends" c'è anche molto di italiano perché la nuova app di Facebook è stata realizzata da Andrea Vaccari, cofondatore della stat up Glancee ora alla corte di Zuckerberg. Insomma, un motivo in più per provarla.