Lo smartphone facilita la vita. Una massima che, nella sua disarmante banalità, rivela una verità profonda, talmente profonda che le sue applicazioni restano ad oggi ancora tutte da scoprire e da sviluppare. Il rapporto tra utente e dispositivi mobile è diventato sempre più stretto, accedere a internet in ogni momento e in ogni luogo è passato dall'essere un lusso per privilegiati a bene comune in pochissimi anni. I consumatori sono più consapevoli, richiedono servizi performanti, pongono le tariffe di telefonia cellulare a confronto alla ricerca del pacchetto più adatto alle proprie esigenze. E questa è solo la punta di un iceberg fatto da evoluzioni, integrazioni fra tecnologie e un futuro che diventa sempre più prossimo.
Lo smartphone diventa occhi per i non vedenti
L'inflazionarsi di mercati e offerte ha creato un settore sempre più propositivo e dinamico, le proposte tariffarie sono molteplici e gli utenti hanno spesso la necessità di informarsi su Vodafone e i suoi prodotti, quelli di Tim, di Wind, di Tre ecc. tramite specifici portali per riuscire a orientarsi in un ambito sempre più concorrenziale. La tecnologia è inarrestabile, crea opportunità e genera progresso.
Quel progresso che, in vario modo, ricade con effetti benefici sugli utenti, con le loro esigenze e problematiche specifiche. E un esempio lampante giunge dalla Birmingham City University, in Inghilterra, dove un team di studenti ha messo a punto una nuova tecnologia integrata con lo smartphone pensata per i bisogni dei non vedenti e focalizzata su un'esigenza specifica: il riconoscimento facciale di amici, famigliari e conoscenti.
Come funziona la tecnologia
Attraverso uno smart-bastone, gli utenti ciechi o ipovedenti avranno la possibilità di individuare la presenza di un proprio contatto fino a 10 metri di distanza. Tale bastone sfrutta la tecnologia smartphone e il sistema è integrato a un database di volti inserito all'interno di una scheda SD. L'invenzione funziona tramite una fascia da posizionare sul bicipite munita di videocamera e di un sensore GPS, si collega inoltre a un auricolare tramite bluetooth.
Il dispositivo si presenta come un normale bastone per non vedenti e presto potrebbe essere sviluppato in maniera più performativa in modo da agevolare anche l'orientamento degli utenti. Si tratta dell'ennesima innovazione del settore tecnologie indossabili, un ramo che sta registrando sviluppi e innovazioni frequenti e che in molti indicano già come la prossima frontiera dell'Hi-Tech.
Non è da escludere che in futuro, alla luce delle tecnologie già realizzate e quelle che verranno sviluppate da qui ai prossimi anni, il bastone possa persino non servire nell'accompagnamento e al supporto delle persone cieche.