La continua lotta per il predominio delle quote di mercato relative al settore degli smartphone vede, ormai da molto tempo, molti agguerriti concorrenti miranti a soddisfare tutte le esigenze e le aspirazioni manifestate dai consumatori tradizionali e non.
Esiste però un segmento commerciale in cui Apple dimostra particolari sofferenze nei confronti della concorrenza diretta della Samsung. La fascia medio bassa del mercato, per la precisione, si è dimostrata essere di stretto monopolio della casa coreana, in parte per la scelta elitaria effettuata da sempre dalla multinazionale di Tim Cook, in merito all'elevato target dei prodotti da commercializzare ed in parte per la grande capacità di penetrazione nelle esigenze della clientela propria di Samsung (capace di detenere il 75% del market share a fronte del 17% di Apple).
Secondo Bloomberg, la casa di Cupertino starebbe elaborando uno scenario innovativo per invertire questa tendenza senza snaturare la propria mission aziendale. Apple starebbe pensando ad un nuovo programma di trade-in finalizzato ad un duplice obiettivo nel medio termine:
- incentivare i consumatori abituali a sostituire il proprio iPhone con un modello più recente;
- ri-vendere e reimmettere in commercio a basso costo gli smartphone supervalutati (dopo l'opportuno ricondizionamento).
Occupandosi direttamente dell'attuazione di tale programma di rivalutazione dell'usato, Apple potrebbe fissare al meglio i prezzi e ricommercializzare gli iPhone usati a prezzi molto contenuti, andando a competere in modo ufficiale nel "giardino personale" di Samsung, ovvero tutti quei paesi emergenti, dove il sistema operativo Android è diventato lo standard indiscusso.
La casa della mela proporrebbe inoltre il pagamento immediato dei dispositivi supervalutati (senza attendere la reale rivendita) permettendo agli utenti di incassare immediatamente il corrispettivo dovuto e dando impulso immediato all'acquisto di nuovi dispositivi.