I cellulari, croce e delizia dell'era moderna, odiati e amati, usati e abusati. La tecnologia avanza, ma a quale costo? L'uso smodato del cellulare causa problemi di salute? E' questa l'annosa e tanto dibattuta questione. In accordo con uno studio danese, i cellulari non sarebbero responsabili della comparsa di neurinomi dell'acustico, ovvero una forma di tumore che colpisce l'ottavo nervo cranico. Lo studio, condotto da un team di ricercatori danesi, non ha evidenziato alcuna correlazione fra l'insorgere della malattia e l'uso del cellulare.
Gli utenti che fanno spesso uso del cellulare hanno le medesime chance di sviluppare un neurinoma dell'acustico rispetto a chi usa il cellulare con meno frequenza o di chi non utilizza affatto il cellulare. Il neurinoma è un tumore intracranico benigno che si forma sull'ottavo nervo cranico, quello che collega l'orecchio interno con il cervello. Normalmente causa disturbi all'udito, giramenti di testa e problemi di equilibrio, ma in alcuni casi può svilupparsi fino a premere contro il cervello, minacciando la salute di una persona. "I neurinomi dell'acustico crescono nell'area del cervello che assorbe la maggior parte dell'energia emessa dei cellulari", ha spiegato il Dottor Joachim Schuz, responsabile di questa ricerca e membro dell'IARC (International Agency for Research on Cancer).
Sul campione esaminato, quasi tre milioni di adulti, 800 hanno riscontrato un neurinoma acustico fra il 1998 e il 2006. Ma questo tipo di cancro si sviluppa molto lentamente, ragion per cui, tra il manifestarsi dei primi sintomi e la diagnosi potrebbero trascorrere diversi anni. È altresì vero che la grande maggioranza degli utenti di telefonia mobile ha iniziato a fare uso del cellulare a partire dagli anni Novanta. Per tale ragione, i quindici anni presi in esame sarebbero un lasso di tempo troppo breve per valutare qualsiasi tipo di effetto, ammesso che ce ne siano. In definitiva, le ricerche del Dottor Schuz smentirebbero qualsiasi genere di connessione tra l'uso, anche molto frequente, di cellulari e lo sviluppo di tumori al cervello.
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