Ancora una volta Google è costretta a mettere le mani sul Play Store e questa volta per rimuovere applicazioni contenenti malware. L'allarme è arrivato da Lookout, noto sistema di protezione antivirus per dispositivi Android, che ha segnalato per primo le 32 applicazioni capaci di infettare i cellulari smartphone dei malcapitati utenti.
Le applicazioni presenti sul Play Store di Google, quasi tutte il lingua russa e distribuite su 4 account differenti di sviluppatori Android, venivano scaricate normalmente dai proprietari dei dispositivi e poi, attraverso il circuito di banner pubblicitari, installavano malware in grado di raccogliere ed inviare dati sensibili come IMEI a server esterni.
Google ha provveduto immediatamente alla rimozione delle App e al blocco degli account ma questo soltanto dopo che più di 2 milioni di utenti erano caduti nella trappola di Bad News che spesso si travestiva da vero e proprio aggiornamento per l'applicazione, al di fuori del Play Store.
Un altro intervento diretto da parte del colosso californiano che già in passato era stato chiamato in causa eliminando dallo Store Android numerose App che bloccavano il circuito di banner pubblicitari. Questo infatti pare sia in violazione con l'articolo 4.4 del Developer Distribution Agreement ma, come tutti sono a conoscenza, vero e proprio anello debole nella sicurezza del sistema operativo.
Certo ci si aspetta un maggior controllo da parte di Google nell'autorizzazione della pubblicazione di App sul Play Store, questi problemi sono difatti sconosciuti agli utilizzatori della diretta concorrente Apple che nel corso degli anni ha mantenuto sempre alti gli standard di sicurezza.