Come sappiamo WhatsApp, il popolarissimo servizio di messaggistica istantanea per cellulari, è diventato a pagamento. La notizia, al momento dell'uscita, ha fatto il giro del web, scatenando un fiume di polemiche soprattutto per la disinformazione iniziale.
Chiariamo un aspetto importante: WhatsApp è disponibile in versione di prova gratuita per 12 mesi, che adesso sta per terminare. La beffa dunque non sussiste, e il danno non è tutto sommato così grave: scaduti i termini di prova si può anche passare a un altro programma, oppure scegliere di spendere pochi centesimi all'anno, molto più convenienti del costo dei tradizionali sms.
Altro chiarimento: sui terminali Apple si paga il programma ma non si paga il servizio: sullo schermo dell'iPhone appare, infatti, la dicitura "validità illimitata". In tutti gli altri casi, il costo annuale del servizio WhatsApp è esplicitamente indicato, e ammonta a 99 centesimi di dollaro, pari a 73 centesimi di euro.
Vediamo quali sono le altre App che potremmo utilizzare:
Viber, che oltre ai messaggi consente anche di chiamare, è sicuramente la più diffusa dopo Whatsapp, soprattutto fra gli utenti iPhone.
Facebook Messenger, ovvero il servizio di sms gratuiti verso i propri contatti anche se sono offline.
Kik Messenger
Skype (ormai molto noto e funzionale)
Yuilop, chiamate e messaggi sono gratis se diretti ad altri utenti dell'applicazione, diventano a pagamento verso tutti gli altri numeri.
Con la tecnologia, l'alternativa c'è.