Ormai il telefonino tuttofare, gli attuali smartphone, danno la possibilità di poter svolgere innumerevoli attività mediante l'installazione di applicazioni, denominate "App", che vengono scaricate mediante la connessione al Web.
Non molto tempo fa, i cellulari permettevano al massimo di fare foto od ascoltare musica, poi il progresso inarrestabile ha consentito di poter utilizzare lo stesso per navigare in internet, chattare, collegarsi con i social network, navigatori Gps, effettuare operazioni bancarie e tanto altro ancora.
Questo implica il reale rischio di poter contrarre in furti di dati o malware e vanno protetti, così come facciamo con i comuni pc.
I malware, ossia i software che creano danni ai sistemi informatici sono in costante aumento e si calcola che nel 2008 circolavano su internet almeno 15 milioni di virus informatici.
Cosa fare per difendere il cellulare
Vediamo alcuni semplici consigli per difendersi; innanzitutto il trasferimento dei dati dal pc al telefono deve provenire da un computer adeguatamente protetto ed è sempre meglio tenere spento il bluetooth e comunque impostare una password alla funzione per il trasferimento dei dati.E' sconsigliata salvare le pagine private della posta elettronica con la propria password nelle pagine preferite, così come le pagine del proprio profilo Facebook o Twitter. Magari sarà poco pratico, ma è sempre meglio inserire la password volta per volta.
La perdita dei dati rappresenta il peggior incubo per un telefonino, in quanto i contatti spesso sono fondamentali per la propria attività ed allora è utile effettuare periodicamente dei backup periodici della rubrica sul pc. E risulta fondamentale inserire nello smartphone un sistema antivirus valido aggiornabile periodicamente.
Per gli smartphone con sistema Android consiglio i seguenti antivirus:
- Norton Mobile Security
- Kaspersky Mobile Security
- BitDefender Mobile Security
- avast! Mobile security
- AVG Antivirus Free
E' di pochi giorni fa la notizia di un arresto di un ladro di un computer in quanto il proprietario aveva installato un programma di geolocalizzazione ( che ha dato l'ubicazione del domicilio del malvivente con un margine di solo 50 metri) ed ogni volta che veniva acceso, la webcam faceva foto al ladro e le trasmetteva al legittimo proprietario.
Insomma, occhi aperti" Il "cyber male" non dorme mai.