Secondo le prime informazioni era un iPhone 5 lo smartphone che avrebbe fulminato una 23enne cinese, ex hostess della China Southern Airlines. Ad ucciderla sarebbe stato un elettroshock. Il fatto è avvenuto giovedì nello Xinjang, nel nord-ovest della Cina. La ragazza, accasciata al suolo, sarebbe stata immediatamente trasportata in ospedale, ma a nulla è valso l'intervento dei medici.
Sarebbe stata colpa di un caricatore di bassa qualità o non idoneo che ha provocato una scarica proprio mentre la ragazza rispondeva al telefono.
Ora però Xiang Ligang, esperto di telecomunicazioni, ha dichiarato alla tv di Stato cinese (Cctv) che la vittima aveva collegato lo smartphone a un cavo di alimentazione "non autorizzato", più economico dell'originale che potrebbe essere responsabile della morte. Altra possibilità, ha aggiunto il tecnico, è che il cavo di ricarica fosse abilitato per Paesi come Taiwan e il Giappone che usano una potenza standard di 110 volt, mentre in Cina la tensione è a 220. La bassa qualità degli accessori, infatti, porta a convogliare scariche da 220 volt direttamente nella batteria, bruciando i circuiti interni.
Dall'inchiesta si evince che si trattava di un iPhone 4 e non di un iPhone 5
La sorella della vittima ha dichiarato che Ma Ailun aveva acquistato il suo iPhone5 a dicembre in un negozio della Apple, aggiungendo che il caricatore utilizzato nel momento dell'incidente era originale. Dall'inchiesta è però risultato che si trattasse di un iPhone 4 perchè il guscio dell'apparecchio bruciato non era in alluminio, come quello dell'iPhone 5, ma d'acciaio.
La Apple, "profondamente rattristata dalla tragedia", ha avviato un'indagine di sicurezza e ha inviato le condoglianze alla famiglia. "Indagheremo a fondo e collaboreremo con le autorità su questa vicenda", ha assicurato la casa di Cupertino.