Gli smartphone sono sempre più utilizzati per chattare grazie alle app di Facebook o al servizio di Wechat: tuttavia non c'è dubbio che l'app più utilizzata per l'instant messaging sia WhatsApp. Avviso ai naviganti: fate attenzione perché secondo una ricerca dell'Università del Kuwait l'uso di WhatsApp può anche creare dipendenza. Ogni tanto quindi mandate in stand by il vostro cellulare e uscite per una passeggiata, non può che farvi bene.
A effettuare lo studio è stato un esperto di comportamento dei consumatori presso l'università del Kuwait, il signor Abdullah Sultan. La ricerca effettuata su 552 individui utilizzatori di WhatsApp ha portato a dimostrare che l'app crea dipendenza e gli utenti non si sforzano neanche di nasconderlo. Le offerte per i cellulari, infatti, sono così convenienti che ormai è facile avere internet mobile e scaricare le app di instant messaging per chattare con gli amici.
Secondo Abdullah Sultan, in particolare, è oltre la metà degli utilizzatori di WhatsApp a dichiarare apertamente la propria dipendenza dall'app. Secondo quanto emerso dalla ricerca che è stata pubblicata su The Social Science Journal, praticamente un utente su tre la usa addirittura 12 volte l'ora. Ma perché non possiamo fare a meno di WhatsApp? Sempre a leggere questa analisi i motivi indicati per la chat-dipendenza sono la ricerca di contatti sociali, divertimento e informazioni.
Insomma le app sugli smartphone sono sempre più utilizzate per un motivo o per l'altro ed effettivamente spesso sono utili per semplificarci la vita. Tuttavia è bene non farsi prendere troppo la mano perché si rischia di non staccarsi più dallo smartphone. L'utilizzo di WhatsApp comunque sembra non conoscere freni e forse la chat istantanea soppianterà presto anche l'ormai vecchio sms. Quale sarà la prossima frontiera della comunicazione digitale?
È presto per dirlo e prevedere le evoluzioni della tecnologia è dote di pochi eletti. Comunque staremo a vedere con la consapevolezza che il pericolo della tecnologia è quello di diventare dipendenti.