Dopo i cellulari ecologici, in grado di ricaricarsi sfruttando la luce solare, è la volta degli smartphone riciclati. L'idea nasce da COOPI (Cooperazione Internazionale), l'organizzazione umanitaria impegnata in attività benefiche a favore dei paesi meno abbienti.
La vita media di un cellulare è molto breve. Dopo uno o massimo due anni, gli utenti, allettati dalle ultime novità della telefonia mobile, abbandonano il vecchio dispositivo per acquistarne uno più aggiornato. Per sfruttare questa risorsa che altrimenti andrebbe perduta, COOPI ha avviato un programma di riciclo di tutti i dispositivi inutilizzati o gettati via magari senza alcun rispetto delle norme per lo smaltimento dei rifiuti elettronici. I cellulari saranno valutati in base allo stato di salute e dunque verranno riparati se necessario, utilizzati ancora se funzionati oppure smaltiti in modo ecologico. Il ricavato sarà poi destinato ai progetti COOPI in favore dell'ambiente. Lo scopo dell'iniziativa è, infatti, quello di sensibilizzare l'utenza sul tema dell'ambiente e del corretto smaltimento dei rifiuti.
Per aderire all'iniziativa è possibile donare i vecchi cellulari (e non gli accessori, come cover, auricolari, caricabatterie), inviandoli o portandoli presso la sede milanese della onlu. Le aziende possono richiedere un apposito raccoglitore che verrà periodicamente svuotato da un incaricato di comprocellulari.it, una delle società che collaborano al progetto. L'altro partner è SHP Limited, una società inglese leader nel settore del riciclo dei cellulari, scelta per la rigenerazione e la rivendita dei vecchi telefoni nei paesi in via di sviluppo. L'invito lanciato da COOPI è di pubblicizzare l'iniziativa, coinvolgendo familiari, amici e aziende o inserendo sul sito della società un banner informativo sulla campagna.