Il telefoni cellulari sono ormai diventati parte integrante della nostra vita, un oggetto irrinunciabile a cui si dedicano inevitabilmente molte risorse economiche. Per questo motivo si cerca di sondare il mercato ponendo le tariffe telefoniche a confronto presenti sul mercato, nella speranza di trovare proprio quella più adatta alle proprie tasche. Un vero "turismo telefonico", che porta i clienti più furbi a saltare da un operatore all'altro, lasciando qualche conto in sospeso prima di chiudere il contratto. Una tendenza diffusa maggiormente per i cellulari.
Sebbene le compagnie telefoniche cerchino di rinnovare il loro menù, con proposte sempre più attente all'esigenze dei loro clienti - basta informarsi su Vodafone, o da qualunque altro operatore del settore – la tendenza al cambiamento persiste e rappresenta un'ingente perdita per i bilanci delle varie compagnie telefoniche costrette a fare i conti con i mancati pagamenti di molti ex-clienti. La soluzione a questo problema potrebbe arrivare già tra sei masi, dal momento che il Garante della Privacy ha deciso di creare una banca dati, chiamata Sit, in cui verranno riportati i nomi dei clienti non in regola con i pagamenti, non solo verso la rete fissa ma anche verso la rete mobile.
La notizia ha subito suscitato l'entusiasmo dei vari operatori del settore e l'opposizione della Federconsumatori che ha dichiarato la propria ferma intenzione di opporsi ad ogni forma di violazione della privacy dei cittadini, mettendo anche in luce le difficoltà causate da uno scenario economico difficile. L'obiettivo del provvedimento è fornire ad un settore in così costante crescita, uno strumento che sappia tutelare le imprese e il loro bilanci, ma anche i consumatori più onesti sui quali ricadono le conseguenze dei mancati pagamenti attraverso l'aumento delle tariffe telefoniche, soprattutto dei cellulari.