Gli sms sono stati il cavallo di battaglia della comunicazione tramite cellulari per più di un decennio, ma ora, a causa della diffusione di internet, appaiono ormai in declino. Il sempre maggior successo degli instant e social messaging e dei cellulari smartphone che permettono di essere sempre connessi in rete, hanno modificato anche il modo di comunicare degli utenti che stanno sempre più lasciando da parte i "vecchi" messaggi di testo.
Secondo i dati della società di analisi Ovum, gli operatori impegnati nella telefonia mobile solo nel 2011 hanno perso nel complesso 13,9 miliardi di dollari di ricavi a causa della diminuzione di traffico legata agli sms . Già nel 2010 le perdite avevano raggiunto gli 8,7 miliardi di dollari. E la contrazione degli sms, secondo Ovum, sembra essere destinata a crescere anche in futuro.
La crisi degli sms, che è stata quantificata come il 9% del giro di affari complessivo del comparto messaging nel 2011, rappresenta un vero e proprio problema per gli operatori di telefonia. Secondo Neha Dharia, analista di Ovum, "gli operatori devono rimanere aperti ad accordi con gli sviluppatori di app, condividendo con loro i dati sugli utenti per consentire l'integrazione con le connessioni social dei clienti. Lavorare gomito a gomito con i produttori di smartphone sarà un altro aspetto importante per le telco, perché controllano alcune delle più popolari app di social messaging, e possono fornire applicazioni preconfezionate. Il fattore più importante, però, resta la necessità per le telco di collaborare fra loro, perché ormai non sono più in competizione soltanto fra loro, e per questo devono fare fronte comune per fronteggiare i principali player della galassia internet".
Crisi degli sms a parte, la società di analisi ritiene che le case di telefonia mobile abbiano la concreta possibilità di riprendersi perché hanno il potere sull'intero comparto della messaggistica e in particolare perché possono acceder al numero di cellulare e ai dati degli utenti.