E' probabilmente arrivato il tempo del pensionamento per gli sms dei cellulari, dopo circa 20 anni stanno per cedere lo scettro a favore della messaggistica istantanea gratuita. La tecnologia short message subisce un calo a favore di servizi alternativi come Imessage, Blackberry Messenger e WhatsApp che, sfruttando la connessione dati, riducono il prezzo di ogni sms inviato. A sentirne la mancanza sono soprattutto gli operatori telefonici alle prese con un drastico calo degli introiti, ad esserne felici sono gli utenti che risparmiano.
Ogni giorno vengono scambiati 10 miliardi di messaggi tramite WhatsApp, l'applicativo più amato dai giovani utenti utilizzatori di messaggi, il fenomeno si traduce in - 23 miliardi di euro di profitti per le telco, mancati introiti che sono destinati a raddoppiare da qui al 2016.
A testimoniare la crisi del classico sms uno studio condotto da Chetan Sharma Consulting che, per la prima volta, ha evidenziato un calo dell'utilizzo della tecnologia short message nel trimestre. Il fenomeno, con l'avvicinarsi delle festività natalizie, potrebbe aumentare e potrebbe segnare il sorpasso definitivo dei nuovi servizi. I telefoni di nuova generazione, le cui vendite continuano a non soffrire, sono il veicolo adatto per l'utilizzo di queste nuove tecnologie e continuano a rimanere in testa alle classifiche di gradimento tra i regali di Natale per i giovanissimi e non solo.
Gli operatori sono avvertiti, ai tempi di internet le tecnologie e il passaparola vanno veloci, gli utenti sono stanchi di pagare fino a 15 centesimi per un sms. La voglia di comunicare, sempre secondo la ricerca, non tende a diminuire, la voglia di risparmiare idem.