"Nel cellulare ho tutto. Se lo perdo sono finito". Quante volte si sente ripetere questa frase da chi possiede un telefonino? Il cellulare è diventato per molti il centro della gestione non solo dei propri contatti, ma anche della propria vita quotidiana e lavorativa per cui molte persone si fanno prendere dal panico alla sola idea di perdere il loro cellulare.
Sembra che questa paura sia molto diffusa, tanto che gli esperti le hanno anche dato un nome: "nomofobia", abbreviazione di "no mobile phone phobia", che indica, appunto, la paura di rimanere senza questo ormai preziosissimo oggetto. Secondo uno studio inglese commissionato dalla società di sicurezza SecurEnvoy, la nomofobia sarebbe una delle paure più temute in questi ultimi anni. Su un campione di 1000 persone del Regno Unito è emerso che ben il 66% degli intervistati soffra di questo "male", nonostante il 41% di questi possegga più di un apparecchio cellulare. Questi dati, se confrontati con quelli di un analgo studio dell'azienda condotto 4 anni fa, indicano come le persone soggette da nomofobia siano aumentate: i "nomofobici" nel 2008 erano il 53%.
Guardando all'età di chi risulta colpito da nomofobia, i giovani tra i 18 e i 24 anni sono i più "cellulare-dipendenti", per cui quelli più "nomofobici" (77%) mentre al secondo posto si classificano i giovani che hanno tra i25 e i 34 anni. Al terzo posto si trovano, a sorpresa, gli over 55. Considerando al sesso, invece le donne appaiono le più soggette a nomofobia (70%), contro il 61% degli uomini. È da sottolineare, però, che il 47% degli uomini possiede due telefonini, mentre le donne sono solo il 36%.
La nomofobia, secondo gli esperti sarebbe una vera e propria sindrome, che, come altre paure, si manifesta con dei tratti simili alle nevrosi. Secondo il ceo di SecurEnvoy, infatti, chi soffre di nomofobia, sarebbe ossessionato dal pensiero della perdita del proprio telefonino, tanto da controllare 34 volte al giorno se lo si ha in tasca, fino ad arrivare a sognare la sua scomparsa.