Il 24 febbraio, al Mobile Word Congress verrà svelato il Blackphone: l'appuntamento è uno dei più importanti, a livello internazionale, per gli appassionati e gli operatori della telefonia mobile. Le indiscrezioni sono interessanti, ma chiaramente da verificare dopo che il dispositivo sarà messo alla prova finale degli utenti: sembra che il Blackphone sia in grado di garantire la privacy di chi lo usa, ossia di evitare che "ficcanaso" possano spiare i nostri messaggi oppure usare i metadati di navigazione online o addirittura la geolocalizzazione.
Il progetto nasce da una joint venture tra due aziende che si stanno facendo strada nel mondo della comunicazione criptata, l'americana Silent Circle, che ha presentato l'estate scorsa un servizio di mail criptate in collaborazione con l'azienda Lavabit e la nascente spagnola Geeksphone, gestita da Javier Aguera e Rodrigo Silva Ramos già impegnati sugli standard di Mozilla per quanto riguarda Firefox OS applicato a telefoni e tablet.
Le due aziende, che hanno siglato il loro accordo in Svizzera, hanno alle spalle grossi nomi nel campo della sicurezza informatica, primo fra tutti Phil Zimmermann che nel 1991 ha lanciato Pretty Good Privacy, il software più utilizzato per la criptografia per email e protezione dei dati.
Blackphone sarebbe equipaggiato da un sistema operativo basato su Android, con le caratteristiche di non essere brandizzato, cioè a completa disposizione dell'utente, che si chiama PrivatOS. Questo significa che potrà essere acquistato dall'utente al di fuori di ogni abbonamento dando la possibilità di effettuare telefonate, inviare messaggi e trasferire file in assoluta sicurezza.
Il Blackphone i sostanza vorrebbe essere una soluzione ai recenti casi di spionaggio informatico che le rivelazioni di Edward Snowden hanno dato evideza al Datagate della NSA americana.