La news presente in lingua inglese sul sito dell'azienda ed emesso alle 23.15 del 20 settembre, registra perdite calcolabili intorno ai 950-995 milioni di dollari su ricavi di 1,6 milioni di dollari, dovuti alla vendita di 3,7 milioni di dispositivi mobili. Il crollo è da attribuire alla perdita di una enorme fetta di mercato americano, passato dal 50% al 3% e da una incapacità dell'azienda a saper mutare la propria struttura aziendale per far fronte alle nuove richieste del mercato globale. La presidenza della società ha annunciato che, da qui al 2015, vi sarà una forte e dolorosa quanto necessaria diminuzione delle spese di ben il 50%. I tagli alle spese comprenderanno in particolar modo la ristrutturazione delle spese operative.
Nello stesso comunicato è stato annunciato il ritiro dello Z10 a seguito del lancio dello Z30. In totale, Thorsten Heins Presidente e amministratore delegato della multinazionale, dal quartier generale ha deciso il passaggio da 6 a 4 dispositivi commercializzati, da subito, per concentrare l'azione di vendita su pochi dispositivi di maggiore qualità tecnologica, considerando il fatto che le novità di Blackberry non hanno suscitato un grande interesse da parte dei clienti.
Ora la società, nata in Ontario nel 1999, dovrà fare i conti con i suoi azionisti -il titolo ha perso da subito il 17% del suo valore- e con una possibile cessione dell'intera azienda o parti di esse. Non sarà semplice e non è detto che si trovi un acquirente disponibile a rilevare una realtà industriale in così forte deficit. Molto probabilmente, se si deciderà di vendere, sarà più facile vendere i rami d'azienda a vari acquirenti interessati ad assorbire specifici settori.