Nina, la sorella del personal assistant Siri, dell'azienda Apple, è nata: la sua attività è più business rispetto ad esso. Il suo nome è l'acronimo di "Nuance Interactive Natural Assistant" e servirà a parlare con la banca, dirà alla televisione quale programma mettere, dirà cosa fare all'automobile. Sarà una segretaria disponibile per le aziende, al fine di parlare con i propri utenti, grazie allo smartphone.
Una demo che è stata mostrata a Nova24 mostra il tipo di conversazione che si può avere con Nina. L'interazione inizia con una frase predefinita, che può essere cambiata: è "la mia voce la mia password". L'assistente virtuale riconosce la voce delle persone e non è possibile tentare di manometterlo in nessun modo, infatti riconoscerà il timbro di voce dell'utente associato anche quando sarà raffreddato ad esempio. Il software, inoltre, riconoscerà anche se ciò che viene fatto sentire è una registrazione: in tal caso non si attiverà.
Senza usare delle frasi predefinite o delle parole chiave, sarà possibile chiedere a Nina di pagare le nostre bollette, controllare il conto corrente o eseguire un bonifico per la propria moglie: in quest'ultimo caso la difficoltà è nel capire la frase e quindi che per moglie si intende una determinata persona.
Un'altra caratteristica è la call intercept, cioè la capacità di fornire informazioni visuali, anticipando il senso delle richieste. Senz'altro il successo di questa applicazione è assicurato: il tutto dipenderà dalla nostra capacità nel dialogare con uno smartphone.