Il credito della telefonia fissa e dei cellulari diventa un nuovo indice di valutazione del tenore di vita del cittadino. E' quanto previsto dal provvedimento n. 2012/10563 dell'Agenzia delle Entrate, pubblicato giovedì 19 aprile.
Tutto il credito della telefonia finirà nel cervellone dell'Anagrafe tributaria e servirà a ricostruire il tenore di vita del contribuente, consentendo all'Agenzia di individuare chi dichiara meno di quanto spende. Gli operatori di telefonia dovranno comunicare non solo i contratti con la clientela business (imprese e professionisti), ma anche quelli con i privati. Inoltre, insieme ai dati relativi alle utenze domestiche, dovranno trasmettere al Fisco anche le informazioni sui più diffusi cellulari e smartphone. Il termine per l'invio dei dati 2011 è previsto per il prossimo autunno, mentre a partire dal 2012 la scadenza è anticipata al 30 aprile.
Ma si sollevano già le prime polemiche per la tutela della privacy dei consumatori. Il Garante della privacy, Francesco Pizzetti, ha raccomandato l'adozione di "misure di sicurezza di natura tecnica e organizzativa particolarmente rigorose, sia per la trasmissione dei dati che per la loro conservazione". Una cautela resa indispensabile dall'ingente flusso di dati e dalla loro concentrazione presso un unico soggetto.
Spetta ora all'Agenzia precisare i tempi di conservazione dei dati nell'Anagrafe tributaria. Questi, una volta scaduti, dovranno essere cancellati automaticamente dagli archivi. Concluso questo passaggio burocratico, il Fisco potrà contare sul telefonometro, mentre ai cittadini non resterà che fare attenzione anche a quanto parlano al telefono.