Apple e Samsung, i due maggiori colossi mondiali del mondo della telefonia mobile non si scontrano solo sul piano delle vendite di cellulari, ma anche in tribunale. La guerra per i brevetti che si è aperta lo scorso aprile, le vede ormai contrapposte per una trentina di cause legali. Ora, però, il giudice Lucy Koh del tribunale federale di San Francisco, ha imposto ai due CEO delle società, Tim Cook per Apple e Gee-Sung Choi per Samsung, di incontrarsi entro 90 giorni per trovare una conciliazione prima che si inizi il processo.
Entro giugno, cioè prima che parta il processo, le due aziende dovrebbero trovare una conciliazione, mettendo così fine alle divergenze legali che le vedono coinvolte da mesi. Le due società, infatti, stanno spendendo milioni di dollari in cause che non trovano un esito definitivo a favore dell'una o dell'altra, per cui la prospettiva di un accordo finale appare come semi-volotaria, dal momento che le parti si sono dimostrate disponibili in tal senso.
Ora non si sa se effettivamente si arriverà a un accordo, ma è ormai opinione diffusa che le cause non porteranno ad alcun esito positivo, né per Apple, né per Samsung. Il fatto è che il mercato smartphone, in meno di 5 anni dalla sua nascita, ha raggiunto un valore complessivo a livello globale di circa 200 miliardi di dollari, per cui le caratteristiche dei prodotti diventano un'arma cruciale per le case di produzione per essere sempre più competitive sul mercato. Per questo motivo lotta per il primato nel campo della telefonia mobile si gioca non solo sul fronte delle vendite, ma anche nelle aule dei tribunali.