Dopo il lancio dell'iPhone 5 qualche lamentela di un certo spessore è pervenuta presso gli uffici del gigante di Cupertino. Pare che le mappe, fondamentale strumento per lo smartphone in termini redditizi di pubblicità, non siano perfette, e che il sistema iOS6 sia molto deficitario proprio nel fornire dati precisi riguardo la collocazione geografica di quegli edifici che tanto desiderosamente vorremmo poter vedere nelle mappe del nuovo gioiello Apple.
Le imprecisioni, oltre a località omesse e completamente spostate dal luogo d'origine, pare riguardino soprattutto una certa noncuranza grafica; ad esempio, su Roma, Piazza Venezia e Piazza del Popolo sono davvero improbabili. La "terza dimensione" tanto voluta quanto acclamata per sostituire le Google Maps non restituisce quell'aspetto maggiormente realistico all'immagine, anzi ne deforma i contenuti. Le macchine sembrano essere delle lineette appiccicate all'asfalto e i palazzi assumono forme a dir poco strambe.
Qualche nuovo ingegnere arriverà da Google per cercare di rimettere in sesto le mappe che hanno deluso le attese di una gran parte di utenti, così ha affermato poc'anzi Tim Cook, ad della Apple, che ha ammesso inoltre alcuni errori nel lancio del prodotto. Tim Cook ha comunque sottolineato come l'aver abbandonato l'utilizzo delle Google Maps sia un passo fondamentale per la propria azienda e che non sarà assolutamente messo in discussione l'accordo con Tom Tom che permette ad Apple di produrre mappe proprie.
Le mappe Apple sono strategicamente fondamentali se l'azienda intende crescere in questo settore, ha pertanto rincarato la dose Tim Cook addirittura consigliando gli utenti di utilizzare altri navigatori satellitari (Bing, Map Quest) scaricabili sempre dall'App Store sostenendo che attraverso lo studio di questi comportamenti si potrà giungere alla produzione di mappe sempre migliori.