E stato firmato questa mattina l'accordo tra UniCredit Factoring S.p.A e Sistema Federazione Tessile Moda – Sistema Moda Italia (SMI) che prevede lo stanziamento di 2 mld di euro in 3 anni in prestiti alle imprese del settore tessile e dell'abbigliamento. In particolare, il sostegno verrà fornito tramite la piattaforma di reverse factoring di UniCredit, un servizio particolarmente adatto a supportare le imprese più piccole.
L'accordo tra UniCredit e SMI prevede che venga messa a punto una soluzione ad hoc che risponda alle esigenze di sostegno creditizio della filiera della moda italiana. Partendo quindi dallo studio di casi esemplificativi, entrambe le parti dovranno contribuire alla messa a punto di un servizio concreto e personalizzabile. Analogamente, l'impegno sarà anche quello di diffondere l'iniziativa sul territorio, facendo conoscere al maggior numero di imprese interessate i servizi nati tramite questa collaborazione.
UniCredit Factoring stanzia 2 mld di euro per la filiera della moda
UniCredit ha già stanziato un plafond complessivo di 2 mld di euro per i prossimi 3 anni. L'accordo entra in vigore da subito e si intenderà tacitamente rinnovato ogni anno fino al 30 settembre 2018. Il servizio di reverse factoring messo a disposizione consentirà alle grandi imprese del settore moda di assicurare ai propri fornitori strategici l'immediata solvibilità dei crediti, grazie alla convenzione con la società di factoring che, di fatto, anticipa il denaro al fornitore al posto dell'azienda capofiliera.
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Moda, straordinario esempio di Made in Italy
Questo accordo porterà immediati benefici al settore moda, specie per quanto riguarda i piccoli fornitori. Un settore che rappresenta un'eccellenza del Made in Italy, come ha sottolineato Federico Ghizzoni, AD di UniCredit, e che in quanto tale va sostenuto ed aiutato a crescere.
La filiera della moda è infatti composta da "tante piccole imprese, vivaci, ricche di know-how, di specializzazione e di capacità innovativa ma che, al contempo, spesso sono finanziariamente deboli", ha spiegato Gabriele Piccini, Country Chairman Italy di UniCredit.