La difficoltà di accesso al credito, nonostante qualche debole segnale della ripresa della domanda e delle erogazioni, resta forte e le aziende, soprattutto le più giovani, cercano nuovi strumenti per trovare un prestito vantaggioso. Oltre all'utilizzo degli strumenti web disponibili per confrontare i tassi più convenienti, esistono modalità che fanno riferimento al cosiddetto crowdfunding.
Confrontare le offerte di Agos, Compass o Findomestic ci aiuta a risparmiare, trovando un tasso di interesse conveniente ma non ha nulla di innovativo né di social; il crowdfunding invece riesce a mettere insieme innovazione e utilizzo dei social network per riuscire a finanziare un progetto. Il termine fa riferimento al concetto di folla (crowd) e di finanziamento (funding), il cui significato può essere sintetizzato come una reinterpretazione della raccolta fondi nell'era digitale.
La raccolta fondi online non rappresenta certo una grossa novità, ma la principale innovazione del crowdfunding è la modalità con il quale vengono utilizzati i social media. La loro indubbia capacità di raggiungere, coinvolgere ed emozionare un vasto numero di persone costituisce l'elemento essenziale per ottenere un finanziamento attraverso una campagna di crowdfunding.
Generalmente parlando, quindi, il crowdfunding consiste nell'utilizzare internet per la raccolta di capitale da gruppi di persone con interessi comuni per riuscire a finanziare un certo progetto, anche commerciale, o una qualunque iniziativa. Esistono apposite piattaforme e portali online specializzati che consentono la raccolta dei fondi; in cambio chiederanno una percentuale sulla somma di denaro raccolta per il progetto finanziato.
È anche possibile fornire un qualche tipo di incentivo alla donazione/finanziamento/investimento: gli imprenditori o le persone alla ricerca di fondi tramite crowdfunding possono offrire una certa percentuale di guadagno, oppure, nella maggior parte dei casi, una ricompensa non pecuniaria per la donazione fatta: un gadget, un determinato prodotto, un incontro con il creatore dell'idea, ecc.
In particolare, la difficoltà di accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese ha contribuito allo sviluppo di un modello di crowdfunding, denominato equity crowdfunding: un investitore finanzierà il progetto o una start up con un capitale di rischio al fine di ottenere delle quote di partecipazione nella società.
Il fenomeno ha suscitato grande interesse e nel 2013, la Consob, dopo varie ricerche, ha pubblicato una normativa su l'equity crowdfunding che consentirà alle start-up innovative di raccogliere fondi attraverso alcune piattaforme di crowdfunding registrate e autorizzate da Consob. A questo proposito vale la pena di elogiare la reattività di Consob, grazie alla quale l'Italia è diventato il primo stato Europeo ad adottare una normativa per questo settore.