In tempi di difficoltà e ristrettezza economica, sempre più italiani si affidano agli istituti di credito e di conseguenza i prestiti più convenienti diventano sempre più necessari: per trovarli si possono confrontare le offerte degli operatori con un comparatore online gratuito.
Determinante nella scelta sono infatti i tassi di interesse, ma anche le spese di gestione sono da considerare e valutare i vantaggi di un prestito online è sicuramente un primo passo per cercare una soluzione quanto più possibile conveniente rispetto alle proprie esigenze.
Ultimamente però gli importi medi da finanziare richiesti agli operatori sono in calo e questo è sicuramente frutto della precarietà degli ultimi anni. Lo confermano i dati dell'outlook Confcommercio-Censis su consumi e clima di fiducia per il primo semestre 2014, secondo cui ben 8 famiglie su 10 ritengono di essere in una situazione di precarietà e instabilità.
Solo 1 famiglia su 5 ritiene di vivere in soddisfacente stabilità e malgrado il ritratto non certo ottimistico, secondo l'indagine si può comunque trovare un piccolo miglioramento del clima di fiducia dal 2011 a oggi. E questo è dovuto principalmente alle riforme del nuovo Esecutivo guidato da Renzi.
Infatti, il 66% degli intervistati guarda speranzosa e di buon occhio l'impegno del nuovo premier per far uscire l'Italia dalla crisi economica. Per il 56,3% delle famiglie campione, la priorità del Governo dovrebbe essere creare nuovi posti di lavoro, problematica che mette sotto pressione il mercato dei finanziamenti, mentre per il 32,1% principale è la riduzione della pressione fiscale.
Purtroppo, il sentimento che più guida gli italiani è l'attendismo: si aspettano le nuove riforme e l'evolversi degli eventi, sperando un miglioramento dello scenario economico che influisce fortemente sulla qualità della vita dei singoli.
Per Confcommercio-Censis la fiducia verso il nuovo Governo risulta consistente: il 24% del campione ritiene infatti che Renzi abbia "buone probabilità" nel riuscire a portare la nave Italia fuori dalla tempesta della crisi, il 42% riconosce che l'Esecutivo abbia "qualche possibilità" mentre il 22%, più pessimista, giudica la crisi troppo complicata per scamparne con i soli provvedimenti stabiliti da questo ultimo governo.