Se secondo i dati dell'Abi l'ammontare totale delle richieste di prestiti a settembre registrava un calo dello 0,2% rispetto a 12 mesi prima, pur essendo un dato migliore dell'aprile 2012, perché le banche preferivano concentrarsi sulle nuove erogazioni, nel mondo delle start up i tassi di interesse bassi sembrano rappresentare una linfa vitale.
Start up, finanziamenti e tassi di interesse: il dato
Le
start up, che rappresentano ciò che in Borsa valori viene definito
"matricola", sono giovani aziende innovative che decidono di fare
il proprio ingresso sul mercato: secondo il rapporto di Infocamere
sulle startup innovative, alla fine del terzo trimestre del 2015 in
Italia esistevano 4.704 startup, una crescita del 10,8% (456 startup)
rispetto a fine giugno.
Questo dato è incrementato anche dai
bassi tassi di interesse sui finanziamenti,
che permettono ai giovani
imprenditori di investire sulle proprie aziende e di limitare con
nuovo credito la possibile mortalità che, per le startup innovative
italiane, è vicina al 70%.
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Le banche italiane "boicottano" la Bce
Recentemente
l'Italia ha collocato 7,75 miliardi di euro di titoli a 12 e 24 mesi
a tassi inferiori allo zero. Cosa vuole dire? Le
tesorerie delle banche hanno
accettato di non ricevere interessi, pur di non detenere la propria
liquidità presso la Bce che ha
un tasso negativo del 0,20%.
Ma
nonostante questo le banche fanno ancora fatica a incrementare
crediti per famiglie e imprese, il dato delle start up, se pur
positivo, non deve essere assolutizzato.
Mutui: settore in recupero
Se per i prestiti potrebbe segnalarsi
una lenta ripresa, il settore dei mutui, invece,
sta segnando recuperi: questo,
per la maggior parte, grazie alla possibilità di surroga.
Nei
primi otto mesi del 2015 le nuove erogazioni di mutuo sono aumentate
dell'86,1% rispetto allo stesso periodo del 2014; tutto questo con
tassi medi (per i mutui finalizzati all'acquisto della prima casa)
del 2,66% a fine agosto, rispetto al 2,81% di luglio.
Start up a San Marino
Questa la situazione in Italia; per gli startupper italiani che invece operano sul territorio di competenza di San Marino, è nato un progetto che prevede l'esenzione dalle tasse per 5 anni, offerto dall'Incubatore Techno Science Park San Marino-Italia, nato nel locale Parco Scientifico Tecnologico. Pian piano le startup potrebbero rappresentare il futuro.