Allarme tassi usura anche per gli istituti di credito. Se n'è resa conto anche la Banca d'Italia che pur dovendo vigilare ampiamente tramite gli organi preposti sul fenomeno ha velatamente ammesso che è necessario giungere ad una rivisitazione del sistema dei tassi bancari, vale a dire quelle percentuali che sono applicabili quando si ottiene danaro in prestito.
Intanto serpeggia la voce secondo la quale molte banche private sarebbero coinvolte in una incredibile escalation che ha portato all'aumento delle tariffe tramite complessi meccanismi sino alla soglia del cosiddetto "strozzinaggio".
Non esistono ancora dati o rilevazioni precise su questo fenomeno che sta contribuendo alla distruzione del tessuto economico italiano anche perché al momento in cui gli istituti di credito sono stati trascinati davanti al giudizio tramite accordi bonari conciliativi sono riuscite a non rendere pubbliche le successive sentenze di condanna.
Ci sono tuttavia società di consulenza come la SDL Centro Studi di Brescia che offrendo a titolo gratuito una radiografia sui conti delle imprese è riuscita di delineare un quadro allarmante. Nell'ultimo triennio ponendo sotto osservazione ben oltre 29mila conti correnti ha scoperto che il 90% è afflitto da problemi connessi a tassi da usura!.
L'accertamento della SDL sui conti aziendali opera attraverso due fasi. La prima, consapevole che trimestralmente la Banca d'Italia segnala i tassi effettivi medi rilevati e quelli sulla "soglia" su base annua per ogni categoria di operazione e per differenti range di importo, capta le variazioni oltre cui si verifica il reato di usura.
La seconda fase riguarda l'anatocismo, ossia l'applicazione di interessi sugli interessi maturati che inducono ad una crescita esponenziale del debito. L'avvocato Di Loreto, responsabile legale della SDL ha dichiarato che "la cosa impressionante è che in pratica sono coinvolte tutte le banche italiane. Ciò che emerge è una lotta dove le banche tentano di colpire gli imprenditori stessi rivalendosi sul loro patrimonio per recuperare il loro credito ma una parte di questi è frutto di interessi illegittimi".