I prestiti personali sono spesso un'ancora di salvezza per accedere ad un po' di liquidità ma se sei lavoratore dipendente o pensionato potrebbe interessarti anche la cessione del quinto, una soluzione di finanziamento che ti consente di detrarre la rata direttamente dallo stipendio o dalla pensione. Anche in questo caso sarà fondamentale valutare l'importo delle spese e dei tassi d'interesse. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
TAEG e TAN per la cessione quinto
I lavoratori dipendenti e i pensionati possono ricorrere ad una formula particolare per accedere al credito tramite un finanziamento. La cessione del quinto, infatti, permette di impegnare un quinto del tuo stipendio o della pensione che viene trattenuto per pagare le rate mensili in riferimento al finanziamento richiesto.
La formula è evidentemente vantaggiosa ma richiede un "fase preparatoria" dove bisogna controllare con la società di credito a quanto può ammontare il valore della rata da corrispondere. Questo è ancora più evidentemente sulle pensioni, soprattutto per le minime, dove potrebbe essere poco vantaggioso ricorrere a questa formula nel caso l'accredito della pensione sia di poco conto.
Il TAEG – tasso annuo effettivo globale – della cessione del quinto, indica il costo totale del finanziamento, e rappresenta un parametro molto utile nel confronto di più offerte di credito. Questo perché la cessione del quinto è una forma di finanziamento a tasso fisso con rimborso a rate costanti. In questa situazione è quindi utile andare a scoprire quali sono le formule che offrono un tasso più vantaggioso. Scegliere questo finanziamento offre diversi vantaggi: trattandosi di una operazione di credito garantita, gli istituti di credito possono operare con maggiore flessibilità nella valutazione della richiesta di finanziamento.
Sono ovviamente richieste delle garanzie a monte: essere un dipendente pubblico o statale, un dipendente privato oppure un pensionato. Inoltre, anche l'azienda presso cui lavori deve soddisfare alcuni criteri di ammissibilità (numero minimo di dipendenti, capitale sociale superiore ad un minimo stabilito e altro). Questo perché, per la cessione del quinto, è il datore di lavoro il soggetto deputato a versare le rate a favore dell'istituto di credito che ha erogato il prestito.
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TAEG per la cessione quinto: qualche esempio
Durante la sottoscrizione di un contratto di cessione del quinto, è sempre bene controllare con estrema attenzione il valore del TAEG. Sostanzialmente si tratta di una misura espressa in termini percentuali con due cifre decimali e su base annua del costo complessivo del finanziamento.
Nel dettaglio, come previsto dall'ordinamento comunitario europeo e dalla legge italiana, il TAEG è il tasso di interesse al quale i flussi di erogazione verso il cliente eguagliano i flussi di rimborso. È il tasso di interesse più importante da controllare nel contratto di cessione del quinto e non solo. Comprende ogni spesa legata al prestito in sé come ad esempio: gli interessi nominali, la spesa di istruttoria o di avvio pratica, le provvigioni dell'eventuale mediatore creditizio o agente in attività finanziaria, le spese dell'intermediario finanziario, i premi di eventuali polizze assicurative e le imposte.
In alcuni contratti il TAEG viene anche indicato come ISC, ovvero Indicatore Sintetico di Costo. È sempre bene però richiedere qualche preventivo, spesso in forma gratuita, presso diversi istituti di credito in modo da scegliere quello che offre i tassi più agevolati.