Introdurre un prestito pensionistico per chi si avvicina alla conclusione della vita lavorativa e anticipare all’anno 2016 l'innalzamento della no-tax area per tutti pensionati, disegno già in cantiere ma previsto per la Legge di Stabilità dell’anno 2017.
Sono due delle varie proposte di modifica che il Partito Democratico presenterà alla Legge di Stabilità. A riferirlo sono stati la relatrice del Partito Democratico Magda Zanoni e il capogruppo Pd in commissione Bilancio, Giorgio Santini che al Senato dove si è tenuta la discussione sulla manovra finanziaria varata dal Governo di Matteo Renzi hanno presentato una serie di richieste di modifica sul capitolo previdenza tra cui il prestito pensionistico appunto e sulla maggiore flessibilità in uscita per i lavoratori sessantatreenni.
Prestito pensionistico: le proposte del Pd
Santini e Zanoni hanno comunicato che il Partito Democratico punta a introdurre il prestito pensionistico per i lavoratori alle soglie del pensionamento e hanno proposto di anticipare al 2016 l’ampliamento della no-tax area per i pensionati.
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La sinistra del Partito democratico, vicina politicamente all’area sindacale della Cgil, insistere affinchè la questione della maggiore flessibilità in uscita venga inserita già in questa manovra finanziaria. Vale lo stesso per Maurizio Sacconi, il presidente della Commissione Lavoro del Senato, che ha presentato una proposta di modifica per unificare le attuali forme di riduzione dell’orario lavorativo in una forma di flessibilità in uscita per i lavoratori che abbiano già compiuto i 63 anni e a cui manchino tre anni dalla conclusione della vita lavorativa.
Le ipotesi sul tavolo, parla Santini
Sono varie le ipotesi sul tavolo. Per Santini ad esempio, l’idea è quella che dopo i 63 anni, più precisamente a sette mesi dal compimento del sessantatreesimo anno di età, i pensionati possano ottenere un prestito che si aggiri intorno agli 800 o ai 900 euro. Quota che dovrebbe poi essere scontata dalla pensione in tutto o almeno in parte.
Santini ha spiegato che il finanziamento farebbe sì che quelle persone che non lavorano o la cui carriera volge al termine, arrivino con un aiuto all'età pensionistica. Il soggetto a cui manchino due o tre anni alla pensione, o che perde il lavoro potrà chiedere un prestito che gli consentirà di arrivare alla data di maturazione della pensione. Tra le varie ipotesi resta in piedi anche quella di un supporto da parte dell'azienda