Per i motivi più disparati una persona può ritrovarsi nella condizione di avere una necessità immediata di liquidità, pertanto si impegna nella ricerca del prestito più vantaggioso e congeniale alle proprie esigenze.
Informarsi su come richiedere un prestito personale è sicuramente un'ottima soluzione, ma ne esistono altre altrettando valide che magari non sono molto conosciute.
È il caso del social lending, o prestito tra privati, un'opzione per ottenere credito basata sulla creazione di una comunità all'interno della quale i richiedenti (coloro che avanzano la richiesta di un prestito) e i prestatori (coloro che investono il proprio denaro, prestandolo ad altri) possono interagire e accordarsi direttamente, concordando le condizioni più vantaggiose per entrambi senza l'intervento di intemediari. Ne consegue che i tassi interni alla comunità vengano stabiliti solo dall'incontro di domanda e offerta.
Il social lending, conosciuto anche come P2P (peer-to-peer) lending, è stato introdotto nel 2005 da Zopa Ldt in gran Bretagna, cavalcando l'onda della crisi finanziaria e proponendosi come modello finanziario alternativo.
Nel mondo ci sono ora più di 40 piattaforme attive di social lending, con punte di eccellenza negli USA (Lending club e Prosper).
In Italia tale possibilità è offerta da Smartika, in modo regolamentato e vigilato dalla Banca d'Italia a tutela degli utenti.
Il suo funzionamento si basa su alcuni principi basilari: i prestatori attivano le loro offerte sulla piattaforma, indicando importo e durata del prestito, il tasso desiderato e la tipologia di richiedenti cui con concederlo. Perché il rischio venga diversificato, l'offerta viene divisa in 50 parti (il prestatore che, ad esempio, mette a disposizione mille euro, presterà cinquanta euro a 20 richiedenti.
Il profilo del richiedente a sua volta viene controllato e accede al prestito solo se valutato positivamente.
A comporre il prestito è la piattaforma che vaglia le offerte presenti, quindi al richiedente non resta che selezionare la più congeniale alle sue esigenze.
Un'ulteriore valutazione della documentazione fornita dal richiedente sancirà l'approvazione finale.
L'accordo equivale ad un vero e proprio contratto al quale il richiedente è vincolato e gli impone la restituzione dell'importo in rate mensili attraverso addebitamento automatico (RID). Nel qual caso si verificassero ritardi, entrano in azione società di recupero crediti.
I flussi di denaro scambiati tra le due figure in causa avvengono esclusivamente attraverso conti di pagamento a loro intestati, al fine di tutelare pienamente le operazioni.
Tutto ciò avviene in piena autonomia, sotto lo sguardo sicuro della legge, ma senza l'intromissione di banche e finanziarie.