Il settore prestiti prende una boccata di respiro e incomincia, timidamente, a intravedere la luce in fondo al tunnel. Dall'inizio della crisi, il mercato dei prestiti è uno di quelli che ha sofferto maggiormente le congiunture avverse che si sono venute a creare. La proliferazione di servizi web ha consentito al business dei crediti di tenere botta; sono nati numerosi portali che consentono di porre i tassi IBL Banca a confronto con quelli di Agos o Findomestic e la concorrenza fra istituti ha visto l'irrompere di compagnie virtuali che, grazie a spese di gestione ridotte, hanno messo sul mercato condizioni più vantaggiose. Ciò nonostante, il 2013 è stato l'anno nero del settore prestiti italiano (e non solo) e ha registrato una serie di record negativi.
Tra scetticismo e desiderio di risparmiare, in molti si sono mossi in rete per informarsi sui prestiti online, altri hanno sperimentato forme di credito solitamente meno battute, come ad esempio la cessione del quinto, molti, moltissimi altri hanno dovuto rinunciare ai propri propositi. Ottobre 2014 fa registrare invece un trend che, sebbene non si possa definire positivo, quantomeno lascia ben sperare in prospettiva futura.
L'ultimo rapporto mensile di Abi (Associazione Bancaria Italiana) in relazione al mese di ottobre attesta un calo delle contrazioni del settore prestiti. In particolare, i finanziamenti su base annua hanno segnato un - 1,9%, dimostrando una flessione più contenuta rispetto al 2,2% del mese scorso. I prestiti erogati superano di 117 miliardi di euro l'ammontare complessivo della raccolta da clientela, rispettivamente 1.814,9 miliardi contro 1.698.
I tassi d'interesse concessi dalle banche, inoltre, scendono di prezzo, favoriti da una contrazione dei prezzi della BCE. Il tasso medio sui finanziamenti destinati a transazioni su beni immobili passa in un mese dal 2,99% al 2,92% (picco minimo da novembre 2010, per dare un'idea, nel 2007 era pari al 5,72%), quello sui finanziamenti alle imprese si attesta sul 2,82% (tasso minimo da febbraio 2011). Il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 3,72% (-0,04% in un mese).
Crescono, però, le sofferenze lorde, ovvero il totale di crediti dubbi e incagliati (ovvero insoluti) registrati nel bilancio dell'istituto di credito, segnando un incremento di circa 4 miliardi di euro, per un totale di poco meno di 178 MLD totali. Crescono anche le sofferenze nette, passando in un mese da 79,5 miliardi a 81,4 nel mese di ottobre.