La ripresa economica dell'Italia è ormai un processo avviato e secondo le previsioni l'imminente Natale potrebbe segnare davvero l'inizio di una nuova fase per il Paese. La crescita del potere di acquisto degli italiani e le maggiori aspettative sul fronte dei consumi sembrano essere delle ulteriori conferme. Tuttavia, secondo l'Istat la situazione del Paese cambierebbe radicalmente da Nord a Sud. Secondo gli ultimi dati nelle ragioni del Sud la ripresa sarebbe ancora un lontano miraggio, anzi molti sarebbero addirittura costretti a richiedere dei finanziamenti per riuscire a sostenere tutte le spese.
Oltre ai giovani, la categoria più colpita dagli effetti della persistente crisi nel Sud sembra essere quella degli anziani. La conferma arriva anche dall'aumentato delle richieste di prestiti per i pensionati soprattutto al Sud. Tra le motivazioni più ricorrenti rientrerebbero non solo le spese improvvise, ma anche il bisogno di aiutare i figli in difficoltà, spesso disoccupati o alla ricerca di una nuova posizione lavorativa. Insomma, per molte famiglie del Sud anche questo sarà un Natale all'insegna del risparmio e dell'austerità.
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Ripresa economica: gli italiani sono più fiduciosi
Nonostante il persistere di alcuni problemi e le profonde differenze che ancora emergono tra le Regioni del Nord e quelle del Sud, l’ottimismo degli italiani resiste. Secondo il BES, il Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile dell’Istat per il 2015, la maggior parte degli italiani è consapevole dei problemi che ancora colpiscono il Paese ma si dichiara comunque fiducioso e spera che i prossimi anni possono portare un generale miglioramento del proprio stile di vita.
Persiste il divario tra il Nord e il Sud
I dati confermano un generale miglioramento del benessere economico delle famiglie italiane, che nel corso degli ultimi mesi hanno visto crescere il loro potere di acquisto. Il rischio di povertà persiste ma è un fenomeno limitato ad un numero ristretto di casi che sembrano concentrarsi soprattutto al Sud, dove si registra anche una minore densità lavorativa cioè le persone hanno lavorato meno del 20% del potenziale. Le differenze di reddito e il disagio economico persistono al Sud.
I dati del BES confermano che il 20,6% della popolazione del Mezzogiorno non può acquistare abiti nuovi e sostituire quelli consumati, un quinto non può permettersi attività di svago fuori casa e un terzo non può permettersi acquisti extra, come ad esempio l'acquisto di mobili nuovi. Nonostante il persistere di un generale clima di incertezza, l'ottimismo torna a crescere tra gli italiani e soprattutto tra i giovani che hanno maturato anche una certa competenza nella gestione delle difficoltà.
Aumenta la presenza delle donne nelle Istituzioni
Il quadro appare anche più vivace sul fronte istituzionale, dove la presenza delle donne in ruoli decisionali e di potere sembra aumentare. La componente femminile nel Parlamento europeo ha raggiunto nel corso dell'ultimo anno il livello più alto rispetto alle altre Nazioni, circa il 40% dell'intera rappresentanza italiana. Il divario di genere persiste invece sul fronte delle Istituzioni locali e nel consigli regionali.
Miglioramenti sul fronte ambientale
Segnali di ripresa emergono anche sul fronte delle politiche ambientali, con l'aumento delle aree verdi e l'attuazione di programmi d'intervento più complessi e attenti alla gestione delle emergenze ambientali. Nonostante questo restano ancora irrisolte alcune problematiche, come ad esempio lo spreco dell'acqua, la gestione dei rifiuti e l'abusivismo edilizio. Lievi segnali di ripresa emergono sul fronte del recupero e della valorizzazione del patrimonio culturale, con una maggiore valorizzazione dei centri storici.