Prima di riassumere i dati più
importanti che emergono dall'outlook di Abi di ottobre, precisiamo
che nell'ambito dei prestiti
personali restano in lieve calo i prestiti alle famiglie e
alle società non finanziarie, con una variazione annua dello 0.3%,
la stessa registrata a settembre 2015.
Nonostante
questo dato che apparentemente sembrerebbe essere negativo, secondo
lo storico da aprile 2012 a oggi, questo
è il miglior dato segnalato, segno
che c'è una ripresa nel settore dei prestiti e quindi anche nella
volontà di aumentare i consumi.
Prestiti alle famiglie: i dati di Abi
Dal report di ottobre è emerso che sia
Abi sia Bankitalia prevedono
una crescita dei prestiti alle famiglie e dei prestiti
alle imprese nella prima metà del 2016, fino a
raggiungere risultati positivi, perché
attualmente la ripresa degli investimenti è limitata.
Nel
dettaglio i dati disaggregati inerenti al mese di settembre
dimostrano che se da un lato i prestiti alle famiglie sono
aumentati dello 0,4% su base annua, le
erogazioni alle imprese si attesta su un valore negativo dello -0.9%;
per quanto riguarda le nuove erogazioni destinate all'acquisto di
immobili c'è stato un incremento del 92% nel periodo
gennaio-settembre 2015, con un
importante dato inerente alle surroghe, che hanno inciso per il 30%.
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Report Abi: permangono le sofferenze sui bilanci aziendali
Uno dei dati meno positivi che è
emerso dall'outlook Abi di ottobre è quello legato ai bilanci
delle aziende di credito, su
cui pesano le sofferenze bancarie che, come abbiamo già detto, hanno
raggiunto valori di 200 miliardi di euro lordi, con
una crescita di 2 miliardi rispetto ad agosto e un incremento annuo
del 13,3%.
Le sofferenze nette, invece, sono cresciute
fino a raggiungere gli 87,1 miliardi: nel
mese precedente il loro valore ammontava a 85,9 miliardi, quindi c'è
stato un significativo aumento.
Il numero uno dell'Associazione dei banchieri, Antonio Patuelli, ha confermato il fatto che il raggiungimento dei 200 miliardi di sofferenze era previsto e che, per ora, non è possibile prevedere quando si potrà verificare una riduzione del numero di queste sofferenze, anche se le banche stanno facendo il possibile per ridurne il numero, nonostante non esista una bad bank.
Un'ulteriore precisazione fatta è che il rapporto nel complesso è positivo, specialmente per le famiglie: emerge infatti che gli italiani possono disporre di prestiti alle famiglie con tassi molto bassi e agevolazioni da parte delle finanziarie; questo fatto può sicuramente far decollare l'economia del nostro paese e far diventare la recessione solo un lontano grigio ricordo.