Con il boom crescente di richieste di prestito su pegno in tutta Italia, anche Banca Marche ha deciso di venire incontro ai bisogni dei propri clienti offrendo questa tipologia di prestito senza busta paga.
Il credito su pegno, infatti, non prevede garanzie di sorta, come ad esempio un reddito dimostrabile, la firma di una terza persona che faccia da garante sull'importo del prestito o l'impegno di beni immobili. Questo tipo di prestito prevede il pegno, da parte del richiedente, di un bene dal valore dichiarato (opere d'arte, gioielli, antiquariato, capi d'abbigliamento di valore, ecc…) che sarà sottoposto, ovviamente, a stima.
La durata del prestito concesso da Banca Marche non può andare al di sopra dei sei mesi, e può arrivare al massimo a tre rinnovi. In cambio del pegno dell'oggetto la banca rilascia una Polizza di Pegno, un documento al portatore che permette al suo possessore di riscattare il bene impegnato in qualsiasi momento. L'unico rischio che chi contrae questo tipo di prestito senza busta paga può correre è quello di smarrire la Polizza di Pegno, che essendo un documento al portatore permetterebbe a chiunque il riscatto del bene in pegno.
L'importo minimo concesso da Banca Marche con il prestito su pegno è di 50 euro, l'importo massimo è di 5.000 euro per ogni singola polizza. Ogni singolo nominativo può avere un massimale di 20.000 euro, con un minimo di quattro oggetti impegnati.
Alla scadenza del contratto di polizza, che prevede la restituzione dell'intero importo del prestito erogato, il contraente può riscattare il suo bene impegnato a fronte del pagamento degli interessi dovuti per l'importo ricevuto.