La UE ha rifinanziato il programma Erasmus: il prestito per universitari da oggi prevede incentivazioni fino a diciottomila euro.
L'Unione Europea, quindi, non demorde: bacchetta i Paesi che a novembre 2012 avevano tentato di fermare finanziamenti del prestito per universitari, e rilancia. Da oggi Erasmus per la UE diventa un programma sul quale scommettere con maggiore convinzione, e mette a disposizione del progetto che manda ogni anno migliaia di studenti in giro per l'Europa, ben quattordici miliardi di euro. I fondi che saranno erogati dal 2014 fino al 2020 sono destinati non solo allo studio, ma anche ad attività sportive, volontariato all'estero e apprendistato.
Erasmus Mundus, il prestito per studenti universitari della UE
Meno male che per i prestiti c'è l'Europa, visto che qui da noi la stretta bancaria opera come una morsa sull'intera popolazione. Stavolta fra i prestiti più rilevanti che si appresta a rilasciare l'Unione Europea, ce n'è uno che riguarda molte famiglie italiane: il rifinanziamento dell'Erasmus, quello splendido programma per lo studio e la formazione degli studenti all'estero, che ha caratterizzato positivamente per anni l'interscambio culturale e formativo in Europa (e non solo). Il programma Erasmus Mundus, prevede incentivazioni con prestiti personali che possono arrivare fino a diciottomila euro in due anni per master all'estero, e fino a dodicimila euro per un solo anno. Cifre tutt'altro che indifferenti. E' probabile che l'approvazione di massima di questi progetti da parte degli eurodeputati, si trasformi in decisione vera e propria entro qualche settimana con la ratifica da parte del Consiglio dell'Unione Europea, e altrettanto probabilmente, all'inizio del 2014 ci troveremo di fronte a decisioni definitive.
Programma Erasmus Plus
C'è da dire che la Commissione cultura del Parlamento Europeo, alla quale vanno ascritte queste iniziative, pare essere una delle più attive e in grado di muoversi con grande autonomia e autorevolezza, dal momento che il progetto Erasmus Plus - l'implementazione del precedente Erasmus - prevede nella programmazione 2014-2020 un aumento delle risorse disponibili superiore del 40% rispetto alla precedente programmazione 2007-2013.
Si stima che nei prossimi sette anni del progetto, potranno fruire di questi benefici addirittura cinque milioni di giovani. Si affineranno i percorsi formativi, si favorirà l'integrazione, si darà la possibilità di apprendere nuove lingue, e tutto ciò, ovviamente, a favore dello studio e della cultura. Sarebbe bello e utile che anche il nostro Parlamento, indipendentemente dalle indicazioni europee, legiferasse in modo più incisivo per favorire, anche economicamente, questi percorsi culturali, soprattutto nella prospettiva di nuove opportunità di lavoro per i ragazzi.