Il "prestito della speranza" promosso dalla Caritas nazionale arriva anche nella Regione Marche, grazie ad un accordo con la Banca dell'Adriatico e Banca Prossima.
Di cosa si tratta? Il prestito della speranza è una modalità di erogazione di microcredito a fini sociali, per concedere liquidità a famiglie e persone che versano in condizioni di vulnerabilità economica e sociale e che, per vari motivi, sono esclusi dai canali tradizionali del credito (per esempio per insufficiente storia creditizia o per attività lavorativa precaria).
L'iniziativa è nata dall'intesa tra la Caritas, l'Abi -Associazione Bancaria Italiana e la Cei - Conferenza Episcopale italiana, che ha istituito un fondo straordinario di garanzia con una dotazione iniziale di 30 milioni di euro.
Due, in particolare, le tipologie di finanziamento richiedibili: prestiti alle famiglie, di importo non superiore a 6 mila euro, e prestiti per l'attivazione di attività artigianale o imprenditoriale, per un valore massimo di 25 mila euro. In entrambi i casi il piano di rimborso decorre trascorsi 12 mesi dalla delibera, ed avrà durata non superiore ai 5 anni.
Tale modalità di prestito arriva nelle Marche con l'attivazione di un punto d'ascolto ad Ascoli Piceno, che diverrà centro di riferimento per le persone in difficoltà a causa della crisi che intendono rivolgersi al microcredito. L'iniziativa gode dell'intesa tra il Comune di Ascoli, la Banca dell'Adriatico, l'Associazione Vobis e Banca Prossima, la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo per le imprese sociali e le comunità.