Il mercato dei prestiti ha subito negli ultimi mesi una forte inversione di tendenza, registrando, soprattutto a partire dall'estate, un continua diminuzione della domanda sia dei prestiti finalizzati che dei prestiti personali. I motivi di questo crollo, spiegano gli esperti, è generalmente dovuto alla presa di coscienza della difficile situazione economica globale e dalla mancanza di fiducia in una ripresa dei mercati a breve termine.
Ma non è tutto: a spaventare gli italiani non è solo la crisi, ma anche il fenomeno delle frodi creditizie, in particolare quelle su internet. Questa preoccupazione appare sostenuta anche dall'ultima indagine di Crif, società che si occupa dei sistemi di informazioni creditizie,che ha individuato come nel primo semestre dell'anno le frodi sui prestiti sono arrivate a raggiungere 98 milioni di euro.
Per cercare di prevenire le frodi sui prestiti on line Crif consiglia in particolar modo di proteggere i propri dati personali. Vediamo come fare: anzitutto non bisogna mai rispondere a email che richiedono dati relativi all'identità o le credenziali del conto corrente o della carta di credito, perché le banche non chiedono mai via email questo tipo di informazioni per i servizi di home banking. In secondo luogo bisogna controllare la sicurezza dei siti che richiedono dati personali: se l'indirizzo del sito è accompagnato da un lucchetto ed è preceduto dall'estensione «https», il sito è sicuro. È consigliabile, inoltre, cambiare spesso la password di accesso e crearne sempre di complesse (contenenti numeri, lettere e caratteri speciali), aggiornare il sistema antivirus e installare un firewall (filtro di sicurezza) per avere sotto controllo la comunicazioni tra la rete e il computer.
Nel caso in cui, invece, ci si renda conto, grazie alle presenza di transazioni sconosciute, di rapporti di credito mai richiesti o di richieste di solleciti di prestiti o servizi mai ricevuti, di essere stati vittima di una frode su un prestito tramite furto di identità, bisogna denunciare il fatto alle forze dell'ordine, contattare la propria banca per bloccare le linee di prestiti oggetto di frode e, nel caso di servizio homebanking, cambiare immediatamente le credenziali di accesso.