Prestiti e stipendi degli italiani sotto la lente d'ingrandimento dell'Eurispes nel Rapporto Italia 2014. Il ventiseiesimo rapporto annuale mette a nudo tutti i dati allarmanti della crisi che gli italiani stanno vivendo, con la necessità di coprire con i prestiti l'insufficienza delle entrate mensili.
Prestiti, un terzo degli italiani li richiede per pagare i debiti.
Proprio i prestiti, non più contratti per soddisfare necessità di acquisto di beni non di prima necessità, sono il primo indicatore di grosso disagio della popolazione: il 31,1% della popolazione, quindi circa un italiano su tre, deve ricorrere ad un ulteriore indebitamento per allungare la scadenza dei prestiti precedentemente contratti, in attesa di tempi migliori.
Il 28,4% invece si indebita per l'acquisto della casa: il mutuo rappresenta il canale più richiesto per avere un tetto, mentre il 16% del campione ha dovuto ricorrere all'indebitamento per pagare le spese per eventi particolari, come ad esempio matrimoni, cresime, battesimi. In questo 16% è inclusa anche quella fetta di popolazione che ha dovuto rimborsare il debito con le banche acceso proprio per la motivazione di un evento speciale.
Quanto si richiede? Fortunatamente la media ricorre al prestito per importi compresi tra i mille e i diecimila euro (il 31%), mentre tra i 10 e i 30 mila euro riguardano le richieste del 20,9% dei debitori. L'11,2% delle richieste è per un prestito tra i 50 e i 100 mila euro.
Il 30% degli italiani non arriva a fine mese.
La crescita dei prestiti va di pari passo con l'impossibilità, per un italiano su tre, di arrivare a fine mese con il proprio stipendio: la percentuale si sta allargando ed è arrivata al 30,8%. Tra l'altro, il dato è sottostimato: l'Eurispes precisa che su tale domanda gli intervistati hanno mostrato una reticenza più elevata rispetto alle altre domande: il 12% ha preferito non rispondere. Più della metà di chi riesce ad arrivare a fine mese (il 51,8%) deve comunque attingere ai propri risparmi.
Proprio il risparmio sembra essere ormai un lontano ricordo per i trequarti della popolazione: per il 74,7% risulta praticamente impossibile mettere da parte qualcosa.