Le difficoltà economiche delle famiglie sono ormai all'ordine del giorno ed ottenere un finanziamento è sempre più complicato visti i lavori precari e le scarse garanzie che possono offrire le famiglie italiane agli istituti di credito.
Ecco allora che per non rimanere in balia della crisi economica, gli italiani si stanno interessando sempre di più ai prestiti su pegno, un particolare tipo di credito senza busta paga.
Come ogni prestito, anche quello su pegno, richiede dovuta cautela da parte del richiedente, ma offre una maggiore rapidità di accesso al credito, anche per tutti coloro che sarebbero "tagliati fuori" dai canali tradizionali.
La crescita dei prestiti su pegno è stata determinata dalla necessità di fronteggiare i problemi relativi alla concessione di finanziamenti a protestati e cattivi pagatori, il prestito su pegno viene infatti erogato anche in queste situazioni e in assenza di busta paga, perché la garanzia è proprio nel "pegno", ossia nell'oggetto che il beneficiario del prestito lascia all'istituto creditizio e che potrà riscattare a saldo concluso, all'atto di estinzione.
I prestiti su pegno vengono concessi con maggiore rapidità e flessibilità rispetto ad un finanziamento classico, hanno una durata che varia dai 3 a i 6 mesi e alla fine del periodo del prestito si potrà decidere se saldare, riscattare o ritardare l'operazione. Nel caso non si paghi il prestito il bene può finire all'asta e al beneficiario viene reso solo l'extra maturato in sede di vendita, detto sopravanzo d'asta.
Il prestito su pegno così come tutti i prestiti senza busta paga stanno tornando molto in voga nelle famiglie italiane che cercano di fronteggiare al meglio un periodo di difficile congiuntura economico come quello attuale.