Prestiti, social lending: come fare a meno delle banche

Anche in Italia si è affermato questo tipo di prestiti. Scopriamolo in tutti i dettagli.

Prestiti, social lending: come fare a meno delle banche

Cos'è il social lending?

Se siete alla ricerca di un prestito è probabile che abbiate letto o sentito parlare della possibilità di prestarsi vicendevolmente denaro tra privati, con costi del denaro inferiori a quelli che normalmente le banche farebbero pagare, naturalmente. Bello, no?

E naturalmente è bello due volte, non solo perché per chi richiede il prestito i tassi sono più bassi di quelli che un intermediario finanziario tradizionale vi farebbe pagare (banche e finanziarie sono imprese con costi d'esercizio piuttosto alti, e da ciò deriva un maggior costo da coprire), ma anche perché per il prestatore esiste la possibilità di spuntare un rendimento alto almeno quanto quello di un'obbligazione di mercato.

Da chi è gestito?

Il social lending sfrutta la rete del web per mettere in comunicazione gli operatori economici che abbisognano di denaro e quelli che vogliono far rendere il proprio.
Si tratta quindi di società regolarmente registrate nel paese in cui operano come intermediari finanziari, che vivono di una piccola commissione applicata ad ogni prestito erogato.

A chi è rivolto?

A tutti coloro che necessitano di un prestito di contenute dimensioni (solitamente fino a 15000 euro) a tassi contenuti per finalità personali e non commerciali; e a tutti coloro che vogliono investire piccole cifre senza passare per un intermediario tradizionale. Bisogna sottolineare per correttezza che, vista la natura "sociale" del prestito, i tassi creditori non sono mai straordinariamente alti.

Conviene?

Per i richiedenti con una buona storia creditizia alle spalle conviene quasi sicuramente, e in ogni caso è possibile avere gratuitamente un preventivo. Per gli investitori invece bisogna valutare di volta in volta a seconda della classe di rischio del debitore, del rendimento proposto e, ovviamente, delle alternative presenti sul mercato.

È legale?

Certo che è legale. I profitti ottenuti vanno riportati sulla dichiarazione dei redditi alla voce "altri redditi" (vengono considerati come redditi da lavoro e non da capitale).

Come funziona se voglio chiedere un prestito?

Semplicissimo, ti iscrivi, invii la documentazione richiesta, e aspetti la risposta.

Come funziona se voglio prestare denaro?

Ti iscrivi accettando il contratto di prestito, invii la documentazione richiesta (solitamente documento d'identità e codice fiscale), ordini un bonifico dal tuo conto corrente d'appoggio al tuo conto corrente sull'intermediario e puoi già cominciare a prestare.