Ricevere un prestito oggi è un'impresa. Riceverlo sapendo di non doverlo restituire con gli interessi è quasi un miracolo. Ma è quello che è riuscita a fare la Caritas in Toscana, la quale ha stanziato 4,65 milioni di euro da destinare a prestiti infruttiferi per le famiglie in difficoltà.
Il capitale è messo a disposizione dalla Regione Toscana, ma a gestirlo sarà la Caritas che ha indicato nel territorio della Provincia di Pisa quello da cui cominciare con questo esperimento che, ci auguriamo, possa allargarsi anche al resto d'Italia. Sono stati istituiti dei Centri d'Ascolto in cui le famiglie bisognose si recano per chiedere il prestito. Bisogna semplicemente dimostrare di essere disoccupati o avere difficoltà finanziarie, e senza ulteriori garanzie si otterrà un prestito fino a 3.000 euro.
Non sono di certo soldi sufficienti a cambiare la vita, ma possono dare un po' di respiro alle famiglie che in questo modo possono pagare le bollette, magari qualche rata del mutuo o dell'affitto arretrata, comprare i libri di scuola per i figli e così via. Consapevoli che poi non dovranno restituirne quattro o cinquemila, ma la stessa identica cifra che gli è stata concessa. La somma infatti viene restituita in 36 mesi a tasso zero in modalità decise al momento dell'erogazione. Inoltre lo sportello fornirà anche assistenza per chi ne avrà bisogno, per un utilizzo consapevole.
Ma non finisce qui. Se una persona che ha ricevuto il prestito non sarà in grado di restituirlo, potrà ripagarlo attraverso attività socialmente utili che la Caritas stessa indicherà come appropriate. Gli unici requisiti per ricevere il prestito sono residenza in Toscana, essere maggiorenni, assenza di condanne in via definitiva per reati pecuniari, Isee inferiore ai 15 mila euro, cittadinanza europea o permesso di soggiorno o carta di soggiorno per gli immigrati.