I prestiti sono a tassi troppo elevati, o vengono erogati talmente di rado, che i clienti non li cercano più? Poco male, se non è Maometto ad andare alla montagna, sarà la montagna ad andare da Maometto. Solo che in questo caso la montagna è la Banca Popolare di Vicenza che ha inventato un nuovo metodo per erogare prestiti: il porta a porta.
Il metodo è il più classico che esista. Dagli aspirapolveri ai nuovi contratti energetici, sono sempre di più i venditori che bussano alle nostre porte per cercare di piazzarci i loro prodotti. Ora lo faranno anche i 230 agenti di BPVI che circoleranno per tutto il Veneto e non solo per reclutare sempre più clienti. Per adesso il progetto entra in fase sperimentale ma, come ha annunciato il presidente della banca Gianni Zonin, mira ad espandere talmente tanto il raggio d'azione che potrebbe portare ad aprire nuove filiali, anche fino a mille, in tutta Italia.
Al momento sono già pronti 180 agenti esperti che formeranno sul campo altri 50 giovani alle prime armi, con l'obiettivo di far conoscere le offerte della banca anche al di fuori della banca stessa. Arrivando direttamente nelle case, si possono così raggiungere tutte quelle persone che, sfiduciate dal cattivo momento dell'economia, o magari che ignorano questi prodotti, non si sarebbero mai recate presso uno degli sportelli dell'istituto di credito.
Oltre che in Veneto, gli agenti della Banca Popolare di Vicenza busseranno anche alle porte dei cittadini in Toscana, Puglia e Lazio, e se l'esperimento dovesse avere successo, oltre all'erogazione di nuovi prestiti, potrebbe permettere l'allargamento del personale fino a 300 addetti e lo sbarco degli agenti anche nelle altre regioni italiane.