Richiedere un prestito può essere una valida soluzione quando si ha bisogno di liquidità, a patto che si riesca a scegliere una formula particolarmente conveniente e in linea con le proprie esigenze. I tassi di interesse e le spese d'istruttoria potrebbero ad esempio rappresentare delle voci di spesa particolarmente rischiose e rendere il finanziamento davvero poco vantaggioso. Trattandosi di indicatori in costante evoluzione, e quindi soggetti alla fluttuazioni del mercato, è importante saper individuare il momento favorevole che sembra essere proprio questo.
Secondo i dati emersi da una recente indagine condotta da Corriere Economia il mercato creditizio italiano starebbe attraversando una fase particolarmente "fortunata", grazie proprio alle condizioni particolarmente vantaggiose previste dai prestiti personali. La comparazione delle principali banche e istituti di credito del mercato italiano ha rivelato valori molti bassi per tutte quelle voci di spesa che in genere pesano nei piani di ammortamento.
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Prestiti personali mai stati così vantaggiosi
La ricerca di soluzioni di finanziamento convenienti potrebbe rivelarsi particolarmente semplice in questi ultimi mesi, almeno secondo i risultati emersi dallo studio che ha messo a confronto sei grandi banche: Intesa, Unicredit, Mps, Ubi, Bnl, Bpm e quelli di Poste Italiane. Per la simulazione è stata valutata la spesa media per una richiesta di prestito di 5 mila euro da restituire in due anni. I valori medi attuali sono di 513 euro senza polizza rispetto ai 599 euro del dicembre 2015; e di 598 euro con la polizza rispetto ai 751 euro di dieci mesi fa.
Anche la Bce conferma l'andamento positivo del mercato, favorito dal prezzo dal costo del denaro ai minimi storici e dai tassi di interesse contenuti. Rispetto alla situazione rivelata lo scorso dicembre è emersa una generale contrazione delle spese che rendono i prestiti più economici e soprattutto più sensibili alle nuove esigenze del mercato e dei risparmiatori. Molte banche hanno infatti rinnovato i loro prodotti, creando formule di investimento particolarmente adatte alle esigenze delle nuove tipologie di clienti, come ad esempio i giovani con i loro contratti di lavoro atipici.
Attenzione ad alcuni indicatori
Le condizioni più favorevoli del momento non devono però far abbassare il livello di attenzione e l'analisi di alcuni indicatori. Quando si richiede un prestito bisogna sempre verificare l'ammontare del Taeg complessivo (tasso annuo effettivo globale) e le singole voci di spese a partire dalle spese di istruttoria che, nonostante tutto sono ancora elevate raggiungendo anche il valore medio di 400 euro secondo i dati della comparazione.
Oltre alle voci di spesa, ci sono anche altri fattori che potrebbero mettere in pericolo il livello di convenienza di un prestito. Ad esempio, nel caso dei giovani risparmiatori con contratti di lavoro atipici la variabile "perdita del lavoro" potrebbe provocare un incremento medio delle spese di circa 85 euro per i 5 mila euro e di 821 euro per i 15 mila.