Crescono i debiti delle famiglie italiane. A soffrirne maggiromente sono quelle del meridione, dove il problema rischia di diventare maggiore a causa del forte radicamento delle organizzazioni mafiose.
Naturalmente il fenomeno riguarda tutta la penisola. A livello nazionale i dati complessivi mostrano come ad agosto 2010 la domanda di prestiti sia scesa dello 0.3% ( segnando un record dal 2009 ). Le domande di prestiti sono diminuite ma i debiti permangono.
Nonostante le famiglie italiane siano tra le più attente al risparmio in Europa, la crisi che ha colpito tutto il mondo, ha costretto molti a richiedere dei prestiti personali; ad oggi però molti, non sono in grado di restituire l'importo dovuto. Le motivazioni sono da ricercare, senza dubbio, nell'alto tasso di disoccupazione dei giovani ma soprattutto nelle riduzioni di organico apportate da molte aziende operanti sul nostro territorio e i conseguenti licenziamenti.
Intanto, il parlamento ha fatto passi avanti per l'approvazione della legge che consentirà sia alle famiglie sia ai piccoli imprenditori di fronteggiare le situazioni di sovraindebitamento. In pratica, la procedura consentirà al debitore di predisporre un piano da sottoporre ai creditori che, se accettato, avrà l'effetto di congelare, per 12 mesi, le azioni esecutive e, nel caso di lavoratori dipendenti, anche il pignoramento del quinto dello stipendio.
Insomma, tempi difficili per gli italiani ma anche per le banche che concedono prestiti personali.
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