Quando si parla di prestiti, un capitolo molto importante a cui bisogna prestare particolare attenzione riguarda i tassi di interesse.
Tassi di interesse e prestiti personali
Bisogna fare molta attenzione quando si parla di prestiti personali al cosiddetto tasso di interesse. Se questo appare molto alto diventa un tasso usurario e nel nostro Paese, come risaputo, l'usura è un reato.
Occhio ai tassi usurai
Se un tasso di interesse previsto per un prestito personale appare troppo alto, è un tasso usurario e come tale non deve essere applicato.
Quando il tasso di interesse è usuraio?
Ma come capire se il tasso di interesse applicato dalla banca o altro istituto di credito al nostro prestito è usurario? In tal caso è la Banca d'Italia che ha il compito di rendere pubblici, con cadenza trimestrale, i tassi medi delle operazioni di finanziamento per la definizione del tasso usuraio. I tassi di interesse medi devono essere aumentati di un quarto, a tale ammontare vanno poi aggiunti altri quattro punti percentuali e il risultato rappresenta il tasso massimo oltre il quale scatta il reato di usura.
Tassi interesse prestiti personali: il ruolo della Banca d'Italia
La legge sull'usura, la n.108 del 1996, ha introdotto un limite ai tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento oltre il quale gli stessi sono considerati usurari. Ai fini della valutazione della usurarietà dei tassi, si deve fare riferimento al momento in cui gli interessi sono promessi o convenuti, indipendentemente dal momento del pagamento. E' la legge che prevede che i tassi di un prestito personale che superano il tasso usuraio siano considerati come non apposti, per cui al prestito sarà applicato il Taeg corrispondente al tasso nominale minimo dei Bot annuali emessi nei dodici mesi precedenti la conclusione del contratto. Per quest'anno, quindi fino al 31 dicembre 2013, il tasso medio per i prestiti finalizzati è pari al 12,32%, mentre quello massimo ai fini dell'usura è pari al 19,40%.